Premio internazionale per la ricerca sulla biologia dei tumori al gruppo del prof. Antonio Mazzocca


BARI – Un importante riconoscimento per il gruppo di ricerca del prof. Antonio Mazzocca, Ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Il premio

Al dott. Davide Gnocchi, membro del gruppo, è stato assegnato il premio per il miglior articolo dell’anno della storica rivista Biochimie, organo ufficiale della Società Francese di Biochimica e Biologia Molecolare (SFBBM). Il premio è stato conferito per l'articolo intitolato: “Inhibition of LPAR6 overcomes sorafenib resistance by switching glycolysis into oxidative phosphorylation in hepatocellular carcinoma”.

Lo studio

I risultati della ricerca, che saranno presentati al Congresso annuale della SFBBM a Lione il prossimo luglio, mettono in luce il ruolo del recettore LPAR6 nelle cellule tumorali epatiche. In particolare, lo studio dimostra che LPAR6 promuove il metabolismo fermentativo (effetto Warburg), favorendo la resistenza ai farmaci antineoplastici. L’inibizione farmacologica di LPAR6, invece, riduce la fermentazione e aumenta la sensibilità delle cellule tumorali ai farmaci.

Un promettente target terapeutico

La dipendenza dal metabolismo fermentativo del glucosio, caratteristica delle cellule tumorali, rappresenta quindi un promettente target terapeutico per aumentare l’efficacia della farmacoterapia antitumorale. Il gruppo del prof. Mazzocca è attualmente impegnato ad estendere questo paradigma ad altri tipi di tumore.

Un importante riconoscimento per l'Università di Bari

Il premio assegnato al dott. Gnocchi rappresenta un importante riconoscimento per l'Università degli Studi di Bari e per il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, confermando l'eccellenza della ricerca svolta in questo campo.

Un passo avanti nella lotta contro il cancro

Lo studio del gruppo del prof. Mazzocca apre nuove prospettive per la lotta contro il cancro, offrendo un potenziale target terapeutico per migliorare l'efficacia dei farmaci antineoplastici e aumentare le possibilità di cura per i pazienti.

Fonti: ouci.dntb.gov.ua/en/works/4be5vaL7/

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