Taranto, tavola rotonda sul tema 'Le regole del gioco. In un mondo del lavoro che cambia'


TARANTO
- Se sei un programmatore, uno sviluppatore di contenuti web o social, un professionista del marketing, delle traduzioni, un grafico o un rider che consegna cibo o spesa per le multinazionali del Food Delivery, probabilmente sei un esponente della cosiddetta "gig economy". Un lavoratore a chiamata che nobilitato sotto il nome di freelance o libero professionista, in realtà svolge un lavoro temporaneo, occasionale e precario.

A loro e ai lavoratori del mondo dello sport, sarà dedicato il prossimo 22 marzo una tavola rotonda voluta dalla NIDIL CGIL, la categoria che nell’ambito del sindacato confederale si occupa proprio delle nuove identità del mondo del lavoro.

"Così in un mondo del lavoro che cambia, che crea figure ibride di lavoratori spesso precari e senza tutele, noi torniamo alla sacralità dei diritti, che sono garanzia di sviluppo sostenibile non solo per i lavoratori coinvolti, ma per la stessa comunità costretta a pagare, ad esempio, le conseguenze di una destrutturazione al ribasso di salari e produttività" spiega Daniele Simon, segretario della NIDIL CGIL di Taranto.

"Le regole del gioco, in un mondo del lavoro che cambia", questo il titolo dell’appuntamento che si svolgerà il prossimo 22 marzo a partire dalle ore 17.00 nella sede dell’Hotel Delfino di Taranto (viale Virgilio, 66).

Alla tavola rotonda oltre al segretario Daniele Simon, parteciperanno anche i lavoratori Danilo Cocco e Angelo Coppola, rispettivamente dipendente in somministrazione e rider, il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo, Maria Giorgia Vulcano, coordinatrice Nidil Puglia, Francesco Melis del NidiL nazionale e Roberta Turi segretaria nazionale NidiL e Giovanni Azzaro, vice sindaco del Comune di Taranto con delega a sviluppo, sport e turismo.

Nel corso della tavola rotonda sarà presentato anche il lavoro di ricerca sui lavoratori del mondo dello sport in provincia di Taranto. La ricerca sarà presentata da Andrea La Mura e Matteo de Robertis.

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