Olive italiane da tavola, una tavola rotonda al Senato

ROMA - Se l'oliva italiana da mensa ha fatto registrare una crescita del 40% negli ultimi dieci anni, con oltre 3 milioni di tonnellate di prodotto, è anche grazie alle strategie di sviluppo.

La senatrice Gisella Naturale (M5S) farà il punto della situazione il 22 aprile alla sala Isma del Senato della Repubblica, in una tavola rotonda intitolata “Olivicoltura e mercato: quali prospettive per le olive da mensa Made in Italy”.

Insieme alla parlamentare foggiana, vicepresidente della IX Commissione Agricoltura, da sempre impegnata nella valorizzazione dell'oliva da tavola (nella sua Puglia esistono ben 36 Città dell'Olio, in una regione che per l'oro verde e per le olive detta legge in Italia), saranno presenti all'incontro il presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo, David Granieri, a capo dell'Unaprol, Tommaso Loiodice, presidente Unapol e Maurizio Servilli, docente all'università di Perugia.

Un parterre tecnico di tutto rispetto, moderato da Selena Vacca, responsabile dell'ufficio legislativo M5S-Politiche Agricole, a cui si aggiungerà la testimonianza di Nazzario D'Errico dell'Op Peranzana dell'Alta Daunia, in rappresentanza di tutte le organizzazioni di produttori di oliva da tavola d'Italia.

Le conclusioni sono affidate a Patrizio La Pietra, sottosegretario al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Un prezioso momento di approfondimento che si inserisce nell’ambito del ciclo degli incontri previsti dall’"intergruppo sulle strategie di sviluppo e valorizzazione del settore olivicolo".

L' obiettivo è quello di concordare una strategia nazionale integrata per l'olivicoltura.

La presenza della Op Peranzana al convegno è un valore aggiunto, perché questa tipologia di oliva, che rappresenta un territorio, quello dell'Alta Daunia in cui, con 6700 aziende olivicole si coltivano circa novemila ettari di uliveti e si producono 300.000 quintali di olive da olio e 30.000 di olive da tavola e per queste ultime è in dirittura d'arrivo il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta.

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