BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato questo pomeriggio a Bari, al
Teatro Petruzzelli, all’annuale Festa della Professione Medica organizzata dall’Ordine dei Medici di
Bari, dedicata ai numerosi episodi di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari.
Sulla base dei dati diffusi nell'occasione dall'Ordine dei Medici, relativi a un’indagine sviluppata dal Sistema Regionale di Gestione Integrata della Sicurezza sul Lavoro (SiRGISL), risulta che circa il 42% degli operatori sanitari pugliesi (il 34,7% dei medici) ha riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro. A livello nazionale, secondo il Sindacato Anaao-Assomed, l’81% dei medici riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche (il 23%) o verbali (77%).
"Bisognerebbe spiegare ai cittadini che aggredire un medico o un sanitario è un danno incalcolabile che si fa a se stessi, oltre che a tutto il sistema di assistenza e di cura - ha dichiarato Emiliano -. Serve spiegare che cosa è il Sistema Sanitario attraverso una grande campagna di solidarietà nei confronti di tutti coloro che svolgono la professione medica, e spiegando anche quali sono i limiti di questa professione, gli stessi limiti legati alla natura umana, limitata anch'essa." Nel corso della manifestazione sono stati celebrati i professionisti che hanno compiuto i venticinque e i cinquant’anni di Laurea; i neolaureati iscritti agli Albi hanno proferito il “Giuramento Professionale”.
Su proposta del presidente dell’Ordine dei Medici di Bari Filippo Anelli è stato conferito il premio per la Buona Medicina 2024 a Vito Procacci, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari prematuramente scomparso il 21 agosto scorso.
Il presidente Emiliano, a nome di tutti i pugliesi, di coloro che hanno lavorato con lui e dei suoi familiari, ha invitato la platea a ricordarlo e ringraziarlo con un applauso: "È stato un medico eccezionale. Con Vito abbiamo riprogettato tutti i Pronto Soccorso della Puglia, li stiamo man mano modificando. Era un positivo: aveva una capacità di essere contemporaneamente molto fermo, ma anche capace di ascoltare in modo straordinario. Con lui ho trascorso un numero incredibile di giornate, in particolare durante il Covid. Sono molto orgoglioso di aver lavorato al suo fianco e di avere imparato tanto da questo medico che non dimenticheremo mai."
Sulla base dei dati diffusi nell'occasione dall'Ordine dei Medici, relativi a un’indagine sviluppata dal Sistema Regionale di Gestione Integrata della Sicurezza sul Lavoro (SiRGISL), risulta che circa il 42% degli operatori sanitari pugliesi (il 34,7% dei medici) ha riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro. A livello nazionale, secondo il Sindacato Anaao-Assomed, l’81% dei medici riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche (il 23%) o verbali (77%).
"Bisognerebbe spiegare ai cittadini che aggredire un medico o un sanitario è un danno incalcolabile che si fa a se stessi, oltre che a tutto il sistema di assistenza e di cura - ha dichiarato Emiliano -. Serve spiegare che cosa è il Sistema Sanitario attraverso una grande campagna di solidarietà nei confronti di tutti coloro che svolgono la professione medica, e spiegando anche quali sono i limiti di questa professione, gli stessi limiti legati alla natura umana, limitata anch'essa." Nel corso della manifestazione sono stati celebrati i professionisti che hanno compiuto i venticinque e i cinquant’anni di Laurea; i neolaureati iscritti agli Albi hanno proferito il “Giuramento Professionale”.
Su proposta del presidente dell’Ordine dei Medici di Bari Filippo Anelli è stato conferito il premio per la Buona Medicina 2024 a Vito Procacci, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari prematuramente scomparso il 21 agosto scorso.
Il presidente Emiliano, a nome di tutti i pugliesi, di coloro che hanno lavorato con lui e dei suoi familiari, ha invitato la platea a ricordarlo e ringraziarlo con un applauso: "È stato un medico eccezionale. Con Vito abbiamo riprogettato tutti i Pronto Soccorso della Puglia, li stiamo man mano modificando. Era un positivo: aveva una capacità di essere contemporaneamente molto fermo, ma anche capace di ascoltare in modo straordinario. Con lui ho trascorso un numero incredibile di giornate, in particolare durante il Covid. Sono molto orgoglioso di aver lavorato al suo fianco e di avere imparato tanto da questo medico che non dimenticheremo mai."