Aggressione a un minore alla stazione di Galatina: la Regione Puglia condanna la violenza e annuncia un tavolo con le Prefetture per contrastare il fenomeno
BARI – Un nuovo, grave episodio di violenza giovanile scuote la comunità pugliese. Nelle scorse ore è emerso un video inquietante che mostra un gruppo di ragazzi aggredire brutalmente un minore invalido di origine straniera presso la stazione ferroviaria di Galatina. Il giovane, che ha riportato diverse ferite tra cui la frattura di una costola, sarebbe già stato vittima in passato di episodi di bullismo e, per paura, non avrebbe inizialmente raccontato ai familiari dell’aggressione subita.
A commentare con fermezza l'accaduto è Viviana Matrangola, assessora alla Cultura e Legalità della Regione Puglia, che esprime vicinanza alla vittima e alla sua famiglia, sottolineando però come la solidarietà istituzionale non sia più sufficiente.
«Le immagini che circolano – afferma l’assessora – mostrano un’aggressione selvaggia, filmata e pubblicata sui social in una sorta di sfida alla giustizia e all’autorità. Un gesto che, oltre alla violenza fisica, evidenzia una pericolosa deriva culturale fatta di disprezzo delle regole e mancanza di empatia. Non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti».
La Regione Puglia è già al lavoro per affrontare in modo strutturale la questione. Matrangola annuncia infatti l’apertura imminente di un tavolo di confronto con le Prefetture pugliesi, con l’obiettivo di analizzare il fenomeno della violenza giovanile e delle cosiddette “baby gang”, per sviluppare azioni concrete di prevenzione e contrasto.
«Serve una risposta corale, che coinvolga tutte le forze educative del territorio: scuole, famiglie, associazioni. La violenza nasce da un vuoto culturale e affettivo, e può essere arginata solo con progetti di educazione alla legalità, alla convivenza e al rispetto. Per questo – aggiunge Matrangola – è fondamentale il contributo delle reti sociali e dei presìdi educativi locali».
Le immagini dell’aggressione sono ora al vaglio degli inquirenti, che stanno lavorando per identificare i responsabili e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’assessora ribadisce che l’intervento repressivo è necessario, ma che è la prevenzione culturale il vero antidoto alla violenza.
«Davanti a scene come quelle di Galatina – conclude Matrangola – è doveroso richiamare tutti alla responsabilità: dai genitori agli insegnanti, dalle istituzioni agli operatori sociali. La Regione è pronta a fare la sua parte, ma è una sfida che si vince solo tutti insieme».
Nel frattempo, la comunità locale si stringe attorno al giovane aggredito, con l’auspicio che possa trovare presto conforto, giustizia e protezione.