Epatocarcinoma, confronto scientifico al Policlinico di Bari: esperti da tutta Italia riuniti per discutere diagnosi e terapie avanzate
BARI – Sarà una giornata di alto profilo scientifico quella di domani, 16 maggio, presso l’Aula Magna “G. De Benedictis” del Policlinico di Bari, dove si terrà il congresso “HCC: What’s New?”, un evento dedicato all’epatocarcinoma (HCC), tra i tumori più complessi da gestire in ambito oncologico.
Specialisti provenienti da tutta Italia si confronteranno per analizzare le più recenti frontiere diagnostiche e terapeutiche di questa patologia che spesso si sviluppa in pazienti con fegato già compromesso, come nel caso della cirrosi epatica. Una condizione clinica che impone un approccio altamente personalizzato, considerando sia le caratteristiche del tumore che la funzionalità residua dell’organo.
L’iniziativa è promossa dal gruppo multidisciplinare del Policlinico di Bari, centro di riferimento regionale per la presa in carico dei tumori epatici. Il team, composto da epatologi, oncologi, chirurghi, radiologi, anestesisti e patologi, opera da anni secondo un modello integrato, capace di offrire percorsi terapeutici su misura che spaziano dalla chirurgia resettiva e mininvasiva, ai trattamenti loco-regionali, fino al trapianto di fegato e alle più moderne terapie sistemiche.
Presieduto dal prof. Francesco Tandoi, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Epatobiliare e Centro Trapianti di Fegato del Policlinico, e con la responsabilità scientifica della dott.ssa Irene Scalera, l’incontro prevede sei sessioni tematiche. Si discuterà di linee guida internazionali, nuove eziologie, innovazioni nella diagnostica per immagini, strategie chirurgiche d’avanguardia, ruolo del trapianto e terapie oncologiche emergenti.
L’obiettivo dichiarato del congresso è duplice: rafforzare la rete di collaborazione tra specialisti e aggiornare le pratiche cliniche alla luce dei progressi scientifici più recenti. Un passo importante verso l’ottimizzazione della qualità delle cure e il miglioramento della sopravvivenza e qualità di vita dei pazienti affetti da HCC.