FAI Bari festeggia 25 anni: una storia di passione civile e tutela del patrimonio


BARI - Nel 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano celebra 50 anni dalla sua fondazione, e la Delegazione FAI di Bari spegne le sue prime 25 candeline, simbolo di un impegno costante e appassionato nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio.

Per celebrare la doppia ricorrenza, giovedì 29 maggio alle ore 17.30, le sale della Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” al quarto piano dello storico Palazzo della Città Metropolitana di Bari ospiteranno un evento commemorativo dal titolo eloquente: “Un servizio civile”, a sottolineare la natura volontaria e profondamente civica dell’azione del FAI sul territorio.

Un evento tra memoria e futuro

L’incontro sarà coordinato da Alessandra Nitti, capogruppo della delegazione FAI Giovani di Bari, e vedrà la partecipazione di numerose personalità istituzionali e culturali:

  • Vito Leccese, sindaco di Bari

  • Paola Romano, assessore alle Culture con deleghe Cultura, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali, Gestione di Musei, Teatri e Biblioteche

  • Michela Paparella, consigliera metropolitana delegata alla pianificazione territoriale, tutela del paesaggio e valorizzazione della pinacoteca

  • Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia

  • Gigi Leonetti, capo delegazione FAI Bari

  • Daniela Bruno, direttrice culturale nazionale FAI

  • Irene Mearelli, responsabile rete territoriale FAI
    Le conclusioni saranno affidate a Saverio Russo, presidente regionale FAI Puglia.

Durante l’evento sarà proiettato un prodotto audiovisivo realizzato da Antonio Minelli e Alessia Carrieri, che ripercorre i momenti salienti dei 25 anni di attività della delegazione barese.

Dalle caserme ai cantieri: un FAI che apre le porte dell’invisibile

Fondata alla fine degli anni Novanta, la Delegazione FAI di Bari ha da subito interpretato il proprio ruolo come una missione civile: sensibilizzare i cittadini al valore della bellezza e dell’identità dei luoghi, favorire la conoscenza del territorio, attivare la cittadinanza intorno alla protezione dei beni comuni.

Tra le iniziative più significative:

  • l’apertura straordinaria al pubblico delle caserme Picca, Bergia e Rossani

  • visite eccezionali al Palazzo di Città, al sottotetto del Teatro Piccinni, ai cantieri del Kursaal Santalucia, dell’ex Manifattura dei Tabacchi e del Palazzo Starita, splendido esempio settecentesco nel cuore della città vecchia

Queste attività hanno trasformato spazi dimenticati o chiusi in luoghi di memoria viva e partecipata.

I Luoghi del Cuore: il FAI e l’amore dei cittadini

Negli anni, la Delegazione ha saputo mobilitare migliaia di persone anche attraverso il censimento biennale de “I Luoghi del Cuore”, raccogliendo firme per salvaguardare beni culturali particolarmente amati dalla cittadinanza. Emblematico il caso del ponte-acquedotto di Gravina in Puglia, per il quale è stato ottenuto un importante finanziamento destinato alla valorizzazione e all’illuminazione del sito.

Non da ultimo, il progetto di valorizzazione della Casa Piccinni, “Luogo del Cuore” della città di Bari, oggi oggetto di un accordo di partenariato pubblico-privato tra Comune e FAI per la sua rinascita culturale.


Un quarto di secolo di impegno per Bari e per l’Italia, nel solco dell’idea originaria di Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI su ispirazione di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto. Un’idea che resta oggi più che mai attuale: proteggere la bellezza, costruire cittadinanza attiva, coltivare la memoria per generare futuro.