Festival delle Regioni: il discorso di Emiliano alla cerimonia inaugurale a Venezia


VENEZIA – In occasione della cerimonia di apertura della quarta edizione del Festival “L’Italia delle Regioni”, tenutasi oggi a Venezia, il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, ha tenuto un discorso sentito e ricco di riferimenti storici, sociali e istituzionali, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’evento, promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione Veneto, ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari, oltre ai presidenti delle Regioni italiane. Emiliano ha rivolto un sentito ringraziamento al Capo dello Stato:

“Signor Presidente della Repubblica, desidero rinnovarle l'affetto e la stima che tutti noi nutriamo nei suoi confronti, quale garante dell’unità nazionale e dei valori fondanti della Costituzione”.

Il legame tra Puglia e Venezia

Emiliano ha evocato lo storico legame tra Bari e la Repubblica di Venezia, ricordando l’antica festa barese “Vidua Vidua”, in memoria della flotta veneziana che liberò la città dagli Ottomani.

“Quando siamo uniti e collaboriamo siamo spesso imbattibili. Se la Puglia è rimasta una Regione di marinai, lo dobbiamo anche alla Serenissima”.

Il presidente ha anche narrato un ricordo personale, legato al Monte Grappa durante le celebrazioni per la Prima Guerra Mondiale, dove apprese della straordinaria resistenza della Brigata Bari contro l’avanzata austriaca dopo Caporetto:

“Non parlavano nemmeno italiano, ma fermarono gli austriaci a Bassano del Grappa: una pagina di unità nazionale compiuta con il sacrificio”.

“Le Regioni come organismo vivo”

Nel cuore del suo intervento, Emiliano ha ribadito la funzione strategica delle Regioni:

“Celebriamo le Regioni non come entità isolate, ma come parte viva di un grande organismo. Le differenze territoriali sono una ricchezza, non un ostacolo”.

Ha sottolineato la crescita della cooperazione interregionale durante eventi drammatici come la pandemia e le calamità naturali:

“In questi anni abbiamo potuto contare gli uni sugli altri, grazie anche alla Conferenza delle Regioni. Il legame tra noi presidenti è più forte di quanto si immagini, al di là degli schieramenti politici”.

I risultati della Puglia

Emiliano ha tracciato un bilancio dei suoi dieci anni alla guida della Regione Puglia, evidenziando i dati economici:

“La Puglia è cresciuta di 24 miliardi di PIL in nove anni. Siamo stati definiti dal presidente Meloni la locomotiva dell’economia italiana. Questo è stato possibile grazie alla cooperazione istituzionale e al rispetto della nostra Costituzione”.

Il Sud e le sfide del futuro

Centrale nel discorso anche il ruolo del Mezzogiorno come leva strategica per l’intero Paese:

“Nel Sud si giocano le grandi sfide della transizione ecologica, digitalizzazione, inclusione sociale. Le nostre eccellenze culturali, industriali e artigianali creano lavoro e rafforzano la coesione sociale”.

Il presidente ha richiamato l’importanza di politiche regionali mirate e durature:

“Una Regione che promuove l’innovazione nel solco della propria identità è una Regione che costruisce sviluppo. L’Italia delle eccellenze è fatta di comunità che resistono, innovano, si prendono cura dei luoghi e delle persone”.

Il saluto a Mattarella e l’ultimo Festival da presidente

Alla sua ultima partecipazione istituzionale al Festival, Emiliano ha chiuso con un omaggio personale al Capo dello Stato:

“La Sua presenza, Signor Presidente, ci ricorda che l’unità della Repubblica è fatta della pluralità delle sue anime territoriali. Di quegli sguardi silenziosi ma eloquenti che ci hanno guidato, io La ringrazio di cuore”.

Il Festival “L’Italia delle Regioni” proseguirà con eventi, panel e iniziative dedicate al ruolo strategico delle autonomie regionali nel futuro del Paese.