Incendio all’Altoforno 1 dell’ex Ilva: la Fisascat CISL Taranto Brindisi chiede interventi urgenti per la sicurezza
TARANTO – Ancora un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza nello stabilimento ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d’Italia. Questa mattina, intorno alle 11:30, si è verificato un incendio all’Altoforno 1, provocato – secondo le prime ricostruzioni – dallo scoppio di una tubiera. Le fiamme hanno coinvolto un mezzo appartenente a una ditta esterna che opera nel settore delle pulizie industriali.
Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l’episodio ha generato forte preoccupazione tra lavoratori e sindacati. La Fisascat CISL Taranto Brindisi è intervenuta con una nota ufficiale esprimendo “profonda preoccupazione” per l’accaduto e chiedendo interventi immediati per garantire la sicurezza degli impianti e dei lavoratori.
Grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, si è evitato il peggio, ma la Fisascat sottolinea che l’incendio evidenzia le criticità strutturali e gestionali che continuano a minare l’affidabilità degli impianti, soprattutto dell’Altoforno 1, riattivato solo pochi mesi fa dopo un lungo periodo di fermo tecnico.
“La sicurezza sul lavoro – si legge nella nota sindacale – non può e non deve essere sacrificata sull’altare della produttività. Serve un’indagine approfondita per accertare cause e responsabilità, ma è evidente che servono più controlli, sia da parte della committente sia da parte delle aziende dell’indotto. Episodi del genere sono inaccettabili in uno stabilimento di rilevanza strategica nazionale”.
La Fisascat CISL chiede che venga ripensato l’intero modello di gestione della sicurezza all’interno del sito, ricordando che la tutela dei lavoratori deve restare sempre una priorità assoluta, anche e soprattutto in un contesto industriale complesso come quello di Taranto.