Pestaggio allo Stadio San Nicola, i deputati Pd Puglia: “Immagini raccapriccianti. Pene esemplari e nuove regole per tenere i delinquenti lontani dagli stadi”
BARI – Le immagini del brutale pestaggio avvenuto all’esterno dello stadio San Nicola di Bari durante la partita contro il Pisa hanno scosso profondamente l’opinione pubblica e la politica. A intervenire con una dura condanna sono i deputati pugliesi del Partito Democratico, Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi, che parlano di “scene raccapriccianti” e chiedono pene esemplari e misure più severe per tenere lontani i violenti dal mondo dello sport.
“Provocano sdegno profondo – dichiarano – le immagini del pestaggio avvenuto durante la partita casalinga del Bari. Se è inaccettabile assistere al ripetersi di episodi di violenza dentro e fuori gli stadi, quanto accaduto sabato va oltre ogni limite: un padre aggredito brutalmente da più individui davanti agli occhi del figlio. Una scena indegna che reclama giustizia e azioni immediate.”
I parlamentari chiedono una risposta ferma e rapida da parte dello Stato: “È fondamentale che le forze dell’ordine e la magistratura individuino in tempi rapidi i responsabili di questo atto vile e codardo, e che vengano applicate pene esemplari per i colpevoli. Non si può più tollerare che certi soggetti trasformino lo stadio in un luogo di terrore.”
“È tempo – aggiungono – di una riflessione profonda su quanto ancora è necessario fare per ripulire il calcio da queste presenze criminali. Questi delinquenti non hanno nulla a che fare con lo sport né con il tifo. Per garantire la serenità di chi va allo stadio, specie le famiglie e i bambini, vanno tenuti lontani in modo permanente da ogni evento sportivo.”
La vicenda ha acceso un nuovo campanello d’allarme su un fenomeno che sembra non conoscere tregua, quello della violenza ultrà, e rilancia l’urgenza di riformare le normative di accesso agli stadi, rafforzare i controlli e investire in percorsi educativi rivolti ai più giovani.
Nel frattempo, cresce l’attesa per gli sviluppi delle indagini, con uno dei presunti aggressori già identificato. L’intera comunità, nel frattempo, si stringe attorno alla vittima e a suo figlio, simboli di un tifo sano che non deve più vivere nella paura.