Il centrodestra prepara la mozione di sfiducia contro Emiliano: in Aula salta il numero legale sul Terzo Settore, maggioranza in affanno


Il Consiglio regionale della Puglia ancora nel caos: salta il numero legale sulla legge per la valorizzazione del Terzo Settore, mentre l’opposizione insorge e annuncia la mozione di sfiducia contro il presidente Michele Emiliano.

BARI – Il clima politico in Consiglio regionale si fa sempre più incandescente. Dopo l’ennesimo scivolone della maggioranza, incapace di garantire il numero legale per l’approvazione della legge sul Terzo Settore, il centrodestra annuncia la presentazione imminente di una mozione di sfiducia contro il presidente della Regione, Michele Emiliano.

Il provvedimento sul Terzo Settore era atteso da tempo, ma è naufragato per l'assenza di un solo voto, facendo emergere con chiarezza la fragilità numerica della coalizione di governo, ancor più evidente dopo l’avvicendamento in Giunta tra Alessandro Delli Noci e Antonio Raone, che ha ridisegnato (e ristretto) gli equilibri all’interno della maggioranza.

L'allarme è arrivato da più fronti, compreso il Movimento 5 Stelle, che ha parlato di “gioco politico grave e irresponsabile” da parte di chi ha abbandonato l’Aula al momento del voto, salvo rientrare subito dopo. “Non si può giocare con provvedimenti così importanti solo per convenienze tattiche – fanno sapere dal M5S – Alla ripresa dei lavori, dopo un'ora, è mancato ancora una volta il numero legale, nonostante una parte del centrodestra fosse presente”.

Dura la reazione dell'opposizione, soprattutto da Fratelli d’Italia: “I numeri sono la base della democrazia. Emiliano non ha più una maggioranza. In passato, bastava una ricompattata dell’ultimo minuto, oggi non ci sono più nemmeno i numeri sulla carta. È arrivato il momento che questo governo regionale ammetta la realtà e torni a casa”.

Mauro D’Attis, coordinatore regionale di Forza Italia, non usa mezzi termini: “Sono anni che il centrosinistra pugliese ostenta arroganza e prepotenza nella gestione della cosa pubblica. Il Consiglio regionale oggi si è fermato ancora una volta, nonostante ci fossero temi fondamentali all’ordine del giorno. Emiliano e la sua compagnia di giro – da Decaro a Boccia – cercano di smarcarsi l’uno dall’altro, ma il gioco è finito. Non hanno più legittimità”.

Tra schermaglie interne, alleanze in crisi e accuse incrociate, l’unica legge che ha ottenuto il via libera nella giornata di ieri è stata quella sulle politiche giovanili, approvata senza intoppi. Ma l’opposizione rilancia: “Non basta un voto per nascondere la paralisi”.

La Puglia si avvicina sempre più a un possibile terremoto politico. E la mozione di sfiducia appare ora più di una semplice minaccia.