Marco Lacarra: “Il Bari non è un intralcio, ma un sogno da difendere”. Polemiche sull’interrogazione del 2023


BARI – “Il Bari non è un intralcio da gestire, ma un sogno da difendere”. Con queste parole il deputato pugliese del Partito Democratico, Marco Lacarra, torna a commentare la sua interrogazione parlamentare del 14 marzo 2023, finita nuovamente al centro del dibattito pubblico nelle ultime ore. L’atto, indirizzato al Ministro per lo Sport Andrea Abodi, chiedeva una revisione della normativa sulle multiproprietà nel calcio italiano, e oggi viene strumentalmente rilanciato da alcune voci critiche.

Lacarra ha voluto chiarire il contesto dell’intervento di allora: “Il Bari veniva da una fase di rifondazione e stava inseguendo il sogno della Serie A. La proprietà, fino a quel momento, aveva investito e mantenuto le promesse. Ma si temeva che una promozione avrebbe obbligato i De Laurentiis a vendere in fretta, magari a soggetti poco affidabili”.

Il parlamentare ha sottolineato che l’interrogazione non è mai stata ripresentata nel 2024, ma semplicemente aggiornata in forma scritta dopo la risposta del ministero competente.

“Oggi il contesto è cambiato in modo profondo – ha aggiunto Lacarra –. I De Laurentiis hanno chiaramente disinvestito, lasciando la squadra in una fase di stallo pericolosa. Non ci sono ambizioni, né un progetto chiaro. I tifosi sono lasciati senza certezze e senza futuro”.

Il deputato esprime tutta la sua delusione per la deriva della situazione societaria: “Se oggi dovessi presentare un’interrogazione, non la indirizzerei al Governo, ma alla proprietà: vogliono ancora credere in questo progetto oppure sono pronti a vendere? Perché se non hanno più nulla da offrire, è giusto che lascino spazio a chi ama davvero questi colori”.

Lacarra chiude con un messaggio diretto ai tifosi: “Il mio legame con il Bari è profondo e sincero. Ho cercato di difendere la squadra nei momenti delicati, ma oggi servono chiarezza, rispetto e responsabilità. Questa città merita un progetto all’altezza della sua storia, un futuro degno della sua passione”.