Omicidio di Racale: Teresa Sommario colpita cinque volte con un’ascia. Il figlio reo confesso in carcere
LECCE – Colpita cinque volte con un’ascia mentre era seduta al computer per lavoro. Sono i primi, drammatici risultati dell’autopsia sul corpo di Teresa Sommario, la 53enne uccisa lo scorso lunedì nella sua abitazione a Racale dal figlio Filippo Manni, 21 anni, reo confesso e attualmente detenuto dopo la convalida del fermo.
L’esame autoptico, condotto dal medico legale su disposizione della Procura, ha evidenziato che i colpi mortali sono stati inferti tra la nuca e il collo, provocando una morte quasi immediata. La donna ha provato a difendersi, come dimostrano le lesioni sulle mani, oltre ad altri colpi ricevuti su braccia e torace.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e confermato dallo stesso ragazzo durante l'interrogatorio, Filippo Manni avrebbe agito in preda alla rabbia dopo un rimprovero della madre. Ha preso un’ascia da boy scout custodita nella stanza del fratello e ha colpito più volte la donna. Durante l’aggressione, la madre avrebbe implorato il figlio di fermarsi, ma inutilmente. In un gesto ulteriore di violenza, il giovane ha anche distrutto il computer su cui la madre stava lavorando, sostenendo che lei "continuava a parlare".
L’indagato ha raccontato l’intera dinamica tra le lacrime, senza tentare di negare le proprie responsabilità. Il suo difensore legale sta valutando la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica, per accertare l’eventuale presenza di disturbi mentali che possano aver influito sul suo stato al momento dell’omicidio.
Nel frattempo, la salma di Teresa Sommario è stata restituita alla famiglia. I funerali si terranno domenica mattina alle ore 9 nella chiesa di San Giorgio Martire a Racale, dove l’intera comunità potrà dare l’ultimo saluto a una donna strappata tragicamente alla vita, nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro: la propria casa.