Presentata la stagione 2026 del Petruzzelli, Emiliano: “Una ripartenza che affonda le radici nel lavoro svolto finora”


BARI
 – “Una stagione davvero strepitosa, che tiene conto anche del ruolo politico – in senso alto – che il teatro e la lirica svolgono nella nostra comunità”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato questa mattina la presentazione ufficiale della stagione 2026 del Teatro Petruzzelli, durante la conferenza stampa tenutasi nella sede della Fondazione.

All'incontro con i giornalisti erano presenti anche il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli Vito Leccese, il sovrintendente pro tempore Nicola Grazioso e il direttore esecutivo Luigi Fuiano.

Emiliano ha sottolineato la forza simbolica e culturale della nuova programmazione: “È una stagione che lega la storia dei grandi compositori e artisti pugliesi a una visione internazionale della musica, con una profonda attenzione al dialogo con il pubblico e al coinvolgimento delle nuove generazioni.”

Particolare apprezzamento è stato espresso per il ripristino dei concerti dedicati alla Giornata della Memoria, che, secondo il presidente, rappresentano “un impegno concreto nella lotta all’antisemitismo, pilastro dei nostri valori, non solo politici ma anche umani”.

“Il Petruzzelli è rinato – ha aggiunto – non solo come edificio, ma come spazio culturale capace di parlare con una lingua accessibile ai giovani, grazie al lavoro di uomini e donne con competenze profonde nel mondo del teatro e della musica”.

Emiliano ha infine voluto elogiare il lavoro del management della Fondazione, capace, a suo dire, di compiere un vero e proprio “miracolo”, riportando il pubblico in sala dopo anni difficili, e costruendo una stagione che unisce identità locale e apertura al mondo, offrendo al Petruzzelli il ruolo che merita tra i teatri più importanti d’Italia.

La stagione 2026 del Petruzzelli si preannuncia come un punto di svolta, una nuova fase che nasce dalla solidità del percorso finora intrapreso, con l’obiettivo di proiettare il teatro barese sempre più nel cuore della scena culturale italiana e internazionale.