Alcoa: alta tensione a Roma durante corteo operai, 8 feriti

(GUARDA IL VIDEO) Sale la tensione tra i lavoratori dell'Alcoa che hanno protestato animosamente sotto il ministero dello Sviluppo economico a Roma.

Alcuni manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine che presidiano in tenuta anti-sommossa il ministero. Gli agenti hanno tentato di respingere e calmare i manifestanti piu' agitati ma alcuni operai hanno lanciato delle bombe carte verso la polizia.

I lavoratori hanno continuato a protestare con fischietti e striscioni, battendo i propri caschi da lavoro. Intanto sono state aumentate le misure di sicurezza intorno a via Molise con la chiusura di tutti gli accessi alla strada. ''Passera deve trovare una soluzione'' perche' ''gli operai sono disposti a tutto per poter garantire il proprio posto di lavoro.

Il governo si deve fare carico di una situazione di assoluta emergenza'', hanno affermato alcuni lavoratori dell'Alcoa, giunti nella Capitale per il corteo dopo ore di viaggio in nave e pullman.

I feriti delle forze dell'ordine sono tre carabinieri, un militare della Guardia di Finanza e due poliziotti della Questura di Roma (un ispettore e un funzionario). Altri otto agenti di polizia del reparto mobile hanno riportato lievi ferite, ma hanno preferito non farsi medicare rimanendo in servizio.

Dure contestazioni a Fassina che stava rispondendo ai giornalisti, quando e' stato bersagliato di insulti e proteste.

"Ci avete venduti" e "Andate a lavorare", sono state le frasi che i lavoratori gli hanno urlato contro. Alle 13 circa e' iniziato l'incontro durante il quale pare sia stato confermato l'interesse per lo stabilimento dell'azienda svizzera Klesch. Per il Governo sono presenti il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti e il vice ministro al Welfare, Michel Martone. E' poi presente un'ampia delegazione degli Enti locali, guidata dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Folta la delegazione sindacale, oltre trenta membri, tra i quali dirigenti nazionali dei metalmeccanici e i responsabili delle Rsu. Da Torino il ministro del Lavoro Elsa Fornero spiega che "non ci preoccupa la manifestazione. Ci preoccupa tutto il problema dell'Alcoa".

"Noi - ha ribadito - siamo vicini ai lavoratori e ci sentiamo di spiegare loro lo sforzo che il governo sta facendo. Questo - ha aggiunto il ministro Fornero - e' uno sforzo per cercare di tenere in piedi quei posti di lavoro, che devono essere, pero', sostenibili economicamente". Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni si tratta di una situazione difficile da risolvere: "Una situazione cosi' difficile va risolta perche' non siamo disposti a desertificare un territorio gia' cosi' povero". "Bisogna praticare prezzi piu' bassi - ha aggiunto - e rassicurare l'Europa con un progetto di energia pulita" ha concluso. Secondo il presidente di Sel, Nichi Vendola, invece "la vicenda Alcoa e il dramma che stanno vivendo da troppo tempo centinaia di lavoratori e le loro famiglie e' la cartina di tornasole dell'incapacita' che ha avuto la politica del centrodestra in questi anni, e anche l'attuale governo, nel porre in atto politiche concrete di sviluppo e per il lavoro".

Tanti messaggi di solidarieta', ma anche tanti attacchi e insulti sul web a Stefano Fassina dopo le contestazioni di questa mattina al corteo dell'Alcoa. Sia nella pagina Facebook del responsabile Economia del Pd sia su Twitter si sono moltiplicati in poche ore i commenti. "Fassina, evitiamo le provocazioni! Uno del Pd tra gli operai! Come se Kappler si mettesse in testa di dialogare con quelli dello Yad Vashem...", ha scritto Marco su Fb. "E' ora di fare delle scelte: o Forneo o gli operai. Piantatela di prendere per il c... La gente", ha commentato Silvia.