Consiglio: unanimità per le Norme urgenti in materia turistica

BARI. Per “armonizzare” le leggi regionali alle osservazioni formulate dal Dipartimento affari regionali della presidenza del Consiglio dei ministri, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità “Norme urgenti in materia turistica”, che recano modifiche alle “Norme per la disciplina delle professioni turistiche. Competenza amministrativa delle Province” e agli “Interventi a favore dell’agriturismo”.
“Un provvedimento necessario - ha spiegato Aurelio Gianfreda, presidente della Commissione che ha licenziato il disegno di legge - nell’ottica della leale collaborazione dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, anche al fine di scongiurare un eventuale contenzioso di incompatibilità costituzionale, che potrebbe compromettere l’applicazione delle norme stesse”.

Le modifiche riguardano nello specifico la definizione e l’esercizio delle professioni turistiche (guida e accompagnatore turistico), gli esami di abilitazione alla professione, le sanzioni amministrative con annessa vigilanza e controllo.

Si stabilisce in particolare il divieto, per le guide e gli accompagnatori turistici, di svolgere attività estranee alla loro professione, che siano in concorrenza con le agenzie di viaggio o finalizzate all’accaparramento di clienti per conto di alberghi e pubblici esercizi.

Per quanto riguarda le procedure di accreditamento, alle Province non spetterà più la tenuta degli elenchi delle professioni turistiche, né l’accertamento dei titoli e delle capacità professionali.
Inoltre, dopo l’espletamento degli esami di abilitazione, i nominativi dei soggetti abilitati verranno comunicati dalle Province alla Regione per la pubblicazione sul portale viaggiareinpuglia.it.

La legge introduce inoltre sanzioni amministrative per chi esercita senza essere abilitato (1000 euro), per chi non rispetta il divieto di svolgere attività estranee alla professione (500 euro) e per chi non esibisce il tesserino (50 euro). Le funzioni di vigilanza e di controllo sono invece affidate ai Comuni.

Per quanto riguarda invece gli agriturismi, su proposta di Gianfreda e dell’assessore Stefàno, la carica di presidente della Commissione regionale per l’agriturismo sarà rivestita dal direttore dell’Area Politiche dello Sviluppo rurale della Regione, e non più dall’assessore al Turismo.

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