L’intervista al grande chitarrista di Vasco Rossi, Stef Burns: "Mi piacerebbe collaborare con Paul McCartney"


di Nicola Ricchitelli - E’ atteso a breve il nuovo album della “Stef Burns League”, formazione ormai consolidata con cui Stef Burns, anche chitarrista di Vasco Rossi, collabora tanto in studio quanto nei concerti, recentemente grandi protagonisti a ‘Quelli che...’, al fianco della vocalist americana Beth Hart. La band è formata da Stef Burns (voce e chitarra), Fabio Valdemarin (chitarra/tastiere), Roberto Tiranti (basso), Juan Van Emmerloot (batteria). Il nuovo disco è quasi totalmente cantato, un percorso già intrapreso dal chitarrista nel precedente “World Universe Infinity” (Ultratempo/Self), che lo consolida nel triplice ruolo di autore, interprete e musicista.

Dodici brani, di cui due strumentali, e anche una versione italiana di una delle tracce. In attesa dell’uscita l’artista vuole “testarlo” live e ha pensato di farlo con una serie di show esclusivi, in piccoli prestigiosi club, con posti limitati. La scaletta del concerto, quindi, prevede i brani del nuovo disco in anteprima assoluta, oltre a canzoni del precedente W.U.I  ed alcune cover.



D: Dunque Stef, nonostante in maniera instancabile ti dividi tra gli States - Huey Lewis & the News – e l’Europa – e nello specifico Italia con il Vasco nazionale, ti ritagli comunque uno spazio importante per la tua carriera da solista. Quanto è importante per te poter cantare con la tua voce le tue emozioni?
R: «Tanto importante. Lavorare per i grandi artisti come Vasco e Huey Lewis é molto soddisfacente. Invece, quando suono con Stef Burns League, ogni emozione si amplifica. Quando suoni le canzoni che hai creato tu, è la cosa più gratificante musicalmente. Ti metti a nudo».

D: E' in arrivo un nuovo album di inediti - dodici brani di cui due strumentali - cosa ha raccontato Stef Burns in questo suo nuovo lavoro da solista?
R: «Rock, Amore, Paure, Problemi, Speranza... Vita! Tutto con energiche chitarre (a volte anche alcune più d'atmosfera), potente sezione ritmica, e molto molto cuore e melodia».

D: Quali le analogie e le differenze con i lavori precedenti?
R: «Di analogo c'é la voglia di fare sempre della bella musica, con tanto cuore e melodie. Questo nuovo disco, a differenza di quelli passati, ha un suono molto piú rock e ho dato piú attenzione ai testi. Anche musicalmente molto interessante. Non faccio mai una cosa "troppo normale" A me piace trovare le cose che per me sono interessanti».

D: L’uscita dell’album sarà  anticipata da una breve tournée - “Something Beautiful” - che toccherà le maggiori città italiane tra cui. Milano, Roma e Napoli, quali i motivi alla base di questa scelta?
R: «Soprattutto perché mi piace suonare e cantare la mia musica e non voglio aspettare troppo. Ma anche perché voglio proprio vivere "live" questi nuovi pezzi, ma con un pubblico piú intimo».

Stef e sua moglie Maddalena Corvaglia
D: Piccola curiosità: facendo una ricerca qua e là nel web, è emerso che tra gli autori dei testi vi sia tua moglie Maddalena Corvaglia. Ci confermi questa notizia e in tal caso come è nata questa collaborazione?
R: «Si! Lei e molto brava con le parole. Allora abbiamo messo insieme le nostre idee...  ed é venuta fuori una canzone».

D: Cosa rappresenta per te la chitarra e come nasce il tuo amore per essa?
R: «Il mio papá suonava la chitarra in casa, e mi é piaciuto subito. Sono stato impressionato e, dopo un po', la chitarra é diventata una parte importante della mia vita».

D: Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali durante tutto l’arco della tua crescita professionale?
R: «B.B. King, Jeff Beck, Jimi Hendrix, Dickie Betts, Duane Allman, Toy Caldwell, Ritchie Blackmore, Ronnie Montrose, Jimmy Page, Larry Carlton, Robben Ford, Pat Metheny, Albert King for guitar. Then Miles Davis, Stan Getz, Billy Holiday».

D: Aldilà di Vasco, nella tua lunga carriera hai avuto modo di collaborare con artisti internazionali di grande calibro -  Alice Cooper, Sheila E, Prince, Narada Michael Walden solo per citarne alcuni – vi è stato un qualche nome con cui ti sarebbe piaciuto collaborare?
R: «Paul McCartney!».

D: Che ricordi conservi degli anni delle prime esperienze nelle band del liceo?
R:« Che le ragazze che non ti avevano notato prima, dal momento in cui ho iniziato a suonare, ti notavano… :-)».

D: Che ricordi conservi del primo incontro con il Blasco?
R: «Quando sono arrivato in Italia non conoscevo ancora Vasco, non conoscevo nemmeno il suo volto. Ma quando, durante le prove, quel giorno lui entró in sala era cosí magnetico che non ho avuto dubbi che fosse Vasco Rossi».

D: Se non fossi stato un musicista cosa saresti stato?
R: «…un pilota d’aereo».


CONTACTS:

https://www.facebook.com/stefburnsofficial

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