Digeronimo: Vendola, “La politica non guadagnerà, la giustizia certamente sì”

BARI - “Sebbene sia abituato a cercare sempre le parole più appropriate per raccontare le mie emozioni, confesso che questa volta, dinanzi alle parole della Dott.ssa Digeronimo, ho provato la tentazione di restare in silenzio. Per marcare una distanza. Tuttavia, siamo dinanzi ad una lettera pubblica e non davanti ad un atto giudiziario: ed è doveroso parlare. Una lettera ai ‘cittadini baresi’ proveniente da un Magistrato tuttora in servizio a Bari, che non disdegna di esibire la propria “folgorazione” per la politica. Lo fa con esibita ostilità nei confronti della mia persona. Lo fa, ed è la cosa che appare più paradossale e imbarazzante, con ostilità nei confronti della Funzione Giudiziaria, che tutti i cittadini vorrebbero esercitata da uomini e donne equilibrati e sereni. Che la dott.ssa Digeronimo non sia stata terza e serena nei miei confronti, io lo so bene e la sua lettera una volta di più lo conferma.

Oggi capisco che non è serena nemmeno con il CSM, che ne ha decretato all’unanimità l’incompatibilità, imponendole di fatto il trasferimento. E non è serena neppure con i suoi colleghi, PM e Giudici.

Per cinque anni ho bevuto un calice amaro, ma sono stato sempre ossequioso verso le istituzioni giudiziarie e mi sono difeso nei processi uscendone sempre a testa alta.

E’ vero: mille volte ho sospettato che il suo accanimento nei miei confronti fosse motivato anzitutto da vanità, sebbene piuttosto crudele.

Oggi finalmente appare la verità. Dunque, era solo una lunga clandestina campagna elettorale per una sorprendente ‘autocandidatura’ quella che spingeva le azioni della dott.ssa Digeronimo.

Una ‘discesa in campo’ da cui la Politica non guadagnerà, la Giustizia certamente sì”.
A riferirlo in una nota il leader Sel Nichi Vendola.