Rogo Thyssen, appello da rifare

Un'interminabile camera di consiglio. Quindi il verdetto della Cassazione sul rogo della ThyssenKrupp: confermate le responsabilità dei sei imputati, ma le pene sono troppo alte e vanno ricalcolate con un nuovo processo d'appello.

Doveva essere l'ultimo atto sull'incendio all'acciaieria di Torino il 6 dicembre 2007, che causò lamorte di sette operai. Finisce invece con un annullamento con rinvio: ci vorrà un nuovo procedimento di secondo grado, nel capoluogo piemontese.

Per gli 'ermellini', fu omicidio colposo. Esclusa l'ipotesi di omicidio volontario contestata dal pm Raffaele Guariniello all'ex ad Harald Espenhahn, condannato in primo grado a 16 anni e in secondo a 10. Il procuratore generale Carlo Destro aveva chiesto la conferma delle pene inflitte in appello.

Fuori dal palazzo, a Roma, il presidio dei familiari delle vittime, arrivati in treno da Torino: hanno portato striscioni con le foto dei loro cari, rimasti uccisi nel devastante rogo.

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