Ilva: Bonelli vs Bondi, via a raccolta firme per dimissioni

di Mauro Guitto - Il commissario ILVA Enrico Bondi ha affidato all’avv. Perli l’incarico di procedere con un ricorso legale al TAR di Lecce per chiedere che la città di Taranto non sia considerata zona SIN (siti da bonificare nazionali), in quanto non è dimostrato l’inquinamento di tali zone né esistono degli indicatori che dimostrino e determinino l’entità di un eventuale inquinamento.

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Secondo Bondi, che l’anno scorso sostenne in una consulenza ormai celebre che una delle cause dell'elevata insorgenza dei tumori nei tarantini fosse dipesa da un eccessivo consumo di tabacco, l’ILVA non è contaminata da diossina e furani.

Angelo Bonelli dei Verdi esprime ancora una volta sdegno e incredulità dinanzi a una strategia difensiva tendente a capovolgere la reale drammatica situazione tarantina. Bonelli ricorda che “la notizia dell’affidamento del mandato all’avv. Perli è una cosa stupefacente e scandalosa in quanto l’avv. Perli è sottoposto a una richiesta di rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale”.

Prosegue il leader dei Verdi: “Ho scritto a Renzi affinchè senza indugio provveda a dimettere Bondi perché ciò che ha fatto è di una gravità inaudita e faccia lo stesso anche per il commissario Ronchi che non ha preso le distanze da una memoria legale piena di gravi considerazioni ambientali”.

Conclude Bonelli: “Raccoglieremo le firme per chiedere le dimissioni della struttura commissariale per rispetto per Taranto e dei tarantini”.

Il leader dei Verdi terrà un comizio pubblico di chiusura nazionale per il partito a Taranto domenica 18 Maggio alle ore 18:30 in piazza della Vittoria.

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