Renzi, se Italicum non passa tutti a casa

ROMA - Torna la tensione nella maggioranza sulla riforma elettorale. "Se non passa l'Italicum, credo proprio che il governo cade. Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa. Non sono per tenere poltrona aggrappata alle terga". A dirlo il premier Matteo Renzi, a Otto e mezzo.

"Sia la legge elettorale sia le riforme costituzionali portate avanti dal governo Letta si erano completamente fermate". Lo ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi sottolineando come il governo Renzi abbia avuto "la forza" di superare "una fase di blocco totale e di stallo che si era creata con il governo Letta".

Precedentemente l'ex premier Enrico Letta aveva espresso i suoi dubbi sulla futura legge elettorale. "Esprimere dubbi sull'opportunità di approvare riforme a maggioranza risicata, con la contrarietà di tutte le opposizioni, esterne e addirittura anche interne, è, a mio avviso, una semplice questione di buon senso", aveva scritto Letta, su Facebook, rispondendo ai rilievi dei costituzionalisti Barbera, Ceccanti e Clementi in merito alla sua posizione su Italicum.

"Siamo ai limiti del colpo di Stato. Intervenga Mattarella.La vicenda della legge elettorale sta andando oltre ogni limite costituzionale. La situazione - prosegue è di gravità senza precedenti e si impone un intervento del Presidente della Repubblica. Lo scrive Aldo Giannuli, sul blog di Beppe Grillo.

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