Marò: India contesterà richieste italiane. Farnesina, “Faremo valere nostre ragioni”

NEW DELHI - L'India si opporra' il prossimo 10 agosto davanti al Tribunale internazionale del diritto del mare alle richieste di "adozione di misure cautelari" presentate dall'Italia nella vicenda dei due Fucilieri di Marina coinvolti nell'incidente in cui morirono due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. A sostenerlo al quotidiano The Hindu l''Additional Solicitor General' P.S. Narshima che difenderà gli interessi indiani nell'udienza di Amburgo.

FARNESINA: "FAREMO VALERE NOSTRE RAGIONI" - "L'Italia farà valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di addivenire ad una soluzione positiva della vicenda dei due fucilieri Latorre e Girone". Lo si apprende da fonti della Farnesina interpellate in merito alle dichiarazioni del pm indiano secondo cui l'India si opporrà alle richieste dell'Italia davanti al tribunale di Amburgo.

Secondo quanto si è appreso oggi dalla stampa a Delhi, l'India ha anticipato elementi della propria linea difensiva davanti al Tribunale Internazionale del Diritto del Mare di Amburgo (Itlos), sollevando eccezioni di giurisdizione e di merito. La procedura arbitrale avviata dall'Italia il 26 giugno scorso ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, si afferma alla Farnesina, è vincolante per l'India, che ha già comunicato la nomina del proprio arbitro nei termini e nei tempi previsti.

Parimenti obbligatoria e vincolante per l'India è la fase delle tre richieste avanzate dall'Italia il 21 luglio scorso di misure davanti a Itlos per consentire, fino alla conclusione del procedimento arbitrale, al fuciliere di marina Latorre di restare in Italia e al fuciliere di Marina Girone di farvi rientro, nonché per sospendere le procedure della giurisdizione a loro carico in India. Tali richieste verranno discusse, come deciso dal presidente del Tribunale di Amburgo, il 10 e 11 agosto prossimi. 

Resta inteso che davanti al Tribunale arbitrale e all'Itlos le parti si confronteranno nel merito, come in un qualsiasi processo: l'Italia, assicurano perciò le fonti del ministero, farà valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di addivenire ad una soluzione positiva della vicenda dei due fucilieri Latorre e Girone.

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