Bufera al Comune di Brindisi: Consales sospeso dopo arresto, consiglieri si dimettono

BRINDISI - Il prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè, ha accertato "la sussistenza della causa di sospensione di diritto" del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, arrestato oggi, notificando il provvedimento al consiglio comunale. E' detto in una nota della prefettura. Per la durata della sospensione Consales "sarà sostituito nelle sue funzioni dall'assessore anziano".

Ieri il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, un imprenditore e un commercialista, sono stati arrestati dalla polizia nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l'imprenditore il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa.

Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa. Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa.

La polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni finalizzate all'acquisizione di documentazione utile all'indagine e ha sequestrato l'impianto per la produzione di Cdr e Css nella zona industriale di Brindisi.

CONSIGLIERI SI DIMETTONO IN MASSA - Nelle ultime ore 28 dei 32 consiglieri comunali di Brindisi hanno raccolto le firme dinanzi a un notaio e hanno formalizzato la decisione di dimettersi dalla carica. Domattina saranno consegnate al segretario generale del Comune e sanciranno lo scioglimento dell'assemblea municipale. Brindisi potrebbe quindi tornare al voto già nella prossima primavera.

L'azione di gruppo vanificherebbe le eventuali dimissioni di Consales - ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione, truffa e frode in pubblica fornitura che coinvolge altre tre persone (due delle quali sono state arrestate) - e porterebbe a un commissariamento 'breve'. Consales, come atto dovuto, è stato già sospeso dal prefetto per via della misura cautelare imposta dal gip. Sono quattro, al momento, i consiglieri comunali che non hanno aderito all'iniziativa: appartengono a liste civiche di maggioranza.

Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales
REAZIONI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Esprimo piena fiducia e sostegno nei confronti della Magistratura brindisina impegnata nel ripristino della legalità nella città di Brindisi con particolare riferimento a reati che potrebbero essere stati commessi da amministratori locali e loro referenti nel contesto del ciclo dei rifiuti”.

“La Regione Puglia - prosegue il presidente - sin dall’ottobre scorso, è intervenuta con decisione commissariando l’OGA di Brindisi, proprio avendo rilevato inefficienze ed irregolarità. In questi mesi abbiamo sostenuto l’attività della Magistratura assicurando la presenza della Regione Puglia in ogni fase del ciclo dei rifiuti e trasmettendo all’Autorità giudiziaria tutta la documentazione relativa alle numerose incongruenze ed illegittimità registrate. Si è così dato luogo ad un virtuoso rapporto di collaborazione tra istituzioni dello Stato, sia pure nel rigoroso distinguo delle competenze, che ha assicurato alla città di Brindisi ed alla sua provincia il regolare svolgimento delle attività relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti nonostante le indagini in corso”.

“CONSALES FU CANDIDATO DAL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD, MICHELE EMILIANO, ALTRO CHE CHIACCHIERE. ORA SI TORNI SUBITO ALLE URNE” - Dichiarazione dei parlamentari brindisini dei Conservatori e Riformisti, sen. Vittorio Zizza e on. Nicola Ciracì.

Non è stato il destino cinico e baro a candidare Mimmo Consales a sindaco di Brindisi ma il PD con il suo segretario regionale Michele Emiliano. Lo stesso Emiliano che, non più di qualche mese fa, in occasione delle Regionali, ha beneficiato da Consales e dalla sua Amministrazione comunale di candidature e consensi.

La maggioranza Consales, quindi, era e resta targata Pd come anche i muri sanno e il cinico tentativo odierno di Emiliano, di far finta che il suo partito e Consales siano cosa diversa, va smascherato.

Stupiti leggiamo che Emiliano ringrazia la sua commissaria cittadina per l’ottimo lavoro svolto e ci chiediamo: ma cosa sta dicendo se fino a ieri nessun assessore del Pd si è mai dimesso, nessun consigliere del Pd ha mai ufficializzato nemmeno l'intenzione di dimettersi, tutti rimasti attaccati alla poltrona malgrado fossero noti i fatti e la loro gravità, malgrado da mesi la città di Brindisi sia allo sbando.

Da garantisti confidiamo che Consales possa dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati, ma la responsabilità politica di aver condotto Brindisi a un declino morale rimane tutta e va condivisa in parti uguali con Emiliano che, ribadiamo, di Consales propose e sostenne la candidatura.

L’Amministrazione targata Emiliano/Consales sarà ricordata dai brindisini come quella che ha perso le sede dell'Autorità portuale, della Camera di Commercio e per la brutta pagina scritta oggi. Questo disastro politico-amministrativo imputabile solo al Pd, non pensi proprio il Pd di poterlo “riparare” richiamando in servizio qualche Masaniello o con qualche presunta faccia pulita, ma fin troppo nota.

La parola torni subito alla gente di Brindisi che per colpa del Pd ha subito due traumatiche interruzioni di consiliatura. Le firme dei del gruppo consiliare dei Conservatori e Riformisti sono pronte per unirsi, come si spera, all'intero Consiglio Comunale, affinché con un minimo di dignità si chiuda definitivamente una esperienza drammatica.

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