Pd, Renzi tira dritto: via a congresso. Emiliano: "unità a portata di mano"

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ROMA - E' scontro all'assemblea del Pd. Dopo il discorso di Matteo Renzi, giudicato dalla sinistra troppo duro, il dado sembra tratto. "Aspettiamo la replica, ma Renzi ha alzato un muro", dichiara Pier Luigi Bersani. La minoranza, rende noto l'ex segretario, prenderà le sue decisioni dopo la replica del segretario. "È stato alzato un muro - conferma Enrico Rossi ancora più deciso - sia nel metodo che nella forma. Per noi la strada è un'altra. Sono maturi i tempi per formare una nuova area".

Ieri in apertura Matteo Orfini ha comunicato che sono arrivate alla presidenza le dimissioni formali dello stesso ex premier.

"Io dico fermiamoci, fuori ci prendono per matti. Oggi discutiamo ma poi mettiamoci in cammino", ha esordito Renzi. "La scissione - ha aggiunto - ha le sue ragioni che la ragione non conosce. La nostra responsabilità è verso il Paese e quelli che stanno fuori. Adesso basta: si discuta oggi ma ci si rimetta in cammino. Non possiamo continuare a stare fermi a discutere al nostro interno". "Scissione - ha evidenziato - è una delle parole peggiori, peggio c'è solo la parola ricatto, non è accettabile che si blocchi un partito sulla base dei diktat della minoranza".

Di diversa opinione Michele Emiliano, secondo il quale "e' a portata di mano" ritrovare l'unità: "Siamo a un passo dalla soluzione. Un piccolo passo indietro consente a una comunità di farne cento avanti. Io sto provando a fare un passo indietro, ditemi voi quale, che consenta di uscire con l'orgoglio di appartenere a questo partito. Senza mortificare nessuno". Lo dice Michele Emiliano in assemblea Pd. "Stasera non posso che dire al segretario che ho fiducia in lui", aggiunge, chiedendogli un'ultima mediazione sulla conferenza programmatica.

Emiliano: "Mai cenato con Cavaliere" - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dichiara in merito alle voci di una presunta cena con Silvio Berlusconi: "Con l'on. Berlusconi ho sempre intrattenuto rapporti di rispetto e di umana cordialità ma non posso che smentire di avere mai affrontato con lo stesso argomenti politici riguardanti il PD e più in generale l'assetto dei rapporti tra il Pd e Forza Italia, né ho cenato con lui la scorsa settimana.
In particolare ho incontrato l'On. Berlusconi nel corso della cerimonia di auguri svoltasi al Quirinale ed in quella sede mi sono congratulato con lui per la pronta guarigione a seguito di un intervento chirurgico.
Ribadisco infine la mia posizione di contrarietà alle larghe intese. La prospettiva per il PD, come ho sempre dichiarato e praticato nella mia esperienza politica a Bari e in Puglia, deve essere quella di consolidare la coalizione di centro sinistra, da Sinistra Italiana al Centro", conclude Emiliano.

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Orfini: "Congresso subito ma con fase programmatica" - "Dedicare la prima parte del congresso - da quando viene indetto a quando si presentano le candidature - a una profonda discussione programmatica in ogni federazione. Il tempo c'è, la volontà politica anche, mi impegno personalmente a garantirlo. Se lo vogliamo, possiamo andare avanti insieme. Basta sgombrare dal campo le richieste fatte solo per farsi dire di no". E' la proposta alla minoranza del presidente Pd Matteo Orfini, che però definisce "indispensabile per il Pd" il congresso prima delle amministrative. 

"Che c'entra il congresso con il governo? Nulla. Il governo Gentiloni è il nostro governo. Lo sosteniamo e continueremo fino a quando" Mattarella "considererà conclusa la legislatura. Si minaccia la scissione nel nome del governo. E' tesi incomprensibile". "È vero l'esatto contrario: la scissione restringerebbe il consenso parlamentare al governo e lo metterebbe a rischio". Un congresso "che preservasse l'unità del Pd, invece, stabilizzerebbe il quadro politico e di conseguenza anche il governo".

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Fitto: “Il Partito Democratico va a pezzi. Per il centrodestra è una grande opportunità” - “Il centrodestra ha una grande opportunità perché il Pd e il centrosinistra vanno in pezzi, il M5S sta dando pessima dimostrazione di sé al governo di Roma e noi abbiamo una grande opportunità, ma a condizione che si abbia il coraggio di osare e uscire dalla tattica che caratterizza il dibattito all'interno del centrodestra e si metta in campo una grande visione strategica che guardi ai prossimi anni, che guardi all’Italia”.
Lo dichiara il leader di Direzione Italia, on. Raffaele Fitto, intervenuto oggi a Potenza all’assemblea regionale del nuovo soggetto politico.

“Non dobbiamo metterci insieme contro qualcuno – sottolinea Fitto - ma dobbiamo costruire un programma di governo che dia delle risposte precise al nostro Paese. Per fare questo abbiamo bisogno di uscire dalla logica degli scontri interni per aprire un grande dibattito. Questo lo si può fare solo con Primarie ben regolate e sulla base di un progetto politico che non deve servire solo a scegliere un leader, ma per mettere in campo anche una discussione programmatica che sia coerente con i bisogni del Paese.

È questo che noi di Direzione Italia vogliamo fare con grande serietà, responsabilità, coerenza e senza urlare guardando all'interesse del Paese. Oserei dire basta ad atteggiamenti che sono stati fino ad oggi, basta con contrapposizioni. Mettiamoci insieme e facciamolo, appunto, con Primarie fatte bene: bisogna stabilire una data che sia congrua e che faciliti la partecipazione di tutti”

“Siamo partiti dalla Puglia e oggi siamo in Basilicata – aggiunge - ma nelle prossime settimane sarò in tutte le altre regioni di Italia. Qui a Potenza ho trovato una sala piena di grande entusiasmo, che non è solo un dato territoriale, di vicinanza politica, ma vedo grande entusiasmo attorno a un progetto nuovo che nasce con l'umiltà della novità, ma anche con la convinzione che stiamo proponendo un progetto valido e alternativo al centrosinistra. In queste assemblee regionali, specialmente in quelle Meridionali, vogliamo però anche porci un problema atavico: il tema del Mezzogiorno deve tornare al centro del dibattito e dell’agenda politica del Paese. Non per rivendicare maggiori risorse ma per fare proposte serie che possano consentire di utilizzare bene le risorse che ci sono e, invece, registriamo gravissimi ritardi nell'impiego dei fondi europei”.

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