LIBRI. Le avventure di Gino fra ulivi e trulli

di FRANCESCO GRECO - Cucciolata abbondante: sette cagnolini, che vanno in dono a chi ama gli animali. L'ultimo si chiama Gino, è nero e ha una “cravatta” bianca sul petto: finisce in una famiglia che dapprincipio lo coccola, poi lo abbandona a Finibus Terrae.
 
Da una storia vera, accaduta nel 2005, lo scrittore americano (originario della Repubblica Ceca, vive nel Salento da 14 anni) Daniel Z. Cis ha tratto un libro illustrato di grande intensità, emozionante, coinvolgente, in cui ci commuoviamo con le avventure del povero meticcio che soffre la fame, il freddo, la solitudine, la cattiveria dell'uomo.
 
“Gino and his Trullo” (and Abandonetd Dog, Strategic Book Publishing and Right Co., USA, pp. 48, $ 18.95 (in Australia $ 27, 15, in Italia distribuito da Mondadori sulla piattaforma Amazon, venduto in 25 nazioni).  

Gino dunque trova la sua casa, gioca con i bambini, è un cane felice. Cresce alto e forte, la sua sagoma fa paura, ma dentro è un pezzo di pane. E qui la prima scansione di natura antropologica: le apparenze sono tutto? Devono per forza schiacciarci? Perché i bambini del vicinato hanno paura di Gino, tanto da convincere chi lo ha adottato a disfarsene nella maniera più subdola e disumana possibile.
 
Ecco così il meticcio abbandonato, sotto un ulivo secolare, sporco e affamato, tra topi, pipistrelli e gufi, che fruga nell'immondizia e riflette sul suo destino amaro. La solitudine esistenziale è la seconda nuda allegoria: Gino siamo tutti noi, immersi nella globalizzazione alienante, alla deriva umana, nei rapporti interpersonali, nei valori.
 
Ma nel cielo all'improvviso qualcuno dice a Gino di non arrendersi, di credere in se stesso, gli annuncia che l'indomani ci sarà una bella sorpresa, che cambierà la sua vita, perché non tutti hanno paura: un guerriero e la sua amata con i grandi riccioli biondi non di sicuro. Ed è la terza modulazione, molto americana, positivista, razionale. Saranno loro a fare un bel dono a Gino, che però sarà il lettore a scoprire.
 
Cis ha nel cassetto il seguito di questo libro che oltre all'accattivante plot narrativo si regge su illustrazioni deliziose, a tratti commuoventi, che sconfinano nella poesia (e altri 3 manoscritti).   

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