"Assistenza psichiatrica, residenze assistite istituite solo sulla carta"

BARI - “L’inappropriatezza nella gestione dell’assistenza psichiatrica in Puglia non può essere ancora sottaciuta. Le Residenze Assistite per utenti psichiatrici sono rimaste sulla carta per continuare a favorire i signori della Psichiatria”. A dichiararlo è il consigliere del M5S Mario Conca, che nei prossimi giorni depositerà una richiesta di audizione urgente in III Commissione Sanità delle associazioni dei familiari, degli operatori pubblici, dei Direttori Generali, dei DSM, del Dipartimento di Salute e degli Assessori Negro ed Emilano.

“Mesi fa - dichiara il Pentastellato - ho depositato una mozione per chiedere l’istituzione dei budget di salute e dei percorsi terapeutici riabilitativi individuali. Si tratta di strumenti complementari, utili per riconvertire le residenze “pesanti” in percorsi territoriali pubblici che servirebbero ad ottimizzare la spesa sociosanitaria, a ridare dignità alle persone e a rifuggire la cronicità puntando tutto sulla recovery dei pazienti psichiatrici. Una presa in carico globale che coinvolgerebbe le famiglie, gli assistiti e le cooperative sociali senza scopo di lucro, al fine di spendere meno, curare meglio e integrare. Ci avevo già provato - continua - durante l'approvazione del bilancio di previsione 2017 lo scorso dicembre ma il mio emendamento sul PTRI fu bocciato con pressapochismo, così ho deciso di presentare una mozione che attende ancora le grazie della maggioranza. Non ho alcuna intenzione di desistere, continuerò a lottare per le persone più fragili e con più bisogno di attenzioni”.

Il consigliere cinquestelle lo scorso venerdì ha partecipato ad un incontro sul tema al quale hanno preso parte anche medici, psichiatri e pazienti all'Art Village di San Severo. Un vademecum di esperienze per ambire ad un progetto di cura e di vita su misura.

“I legislatori, a tutti i livelli, si erano posti diversi obiettivi senza raggiungerne neanche uno. Il primo obiettivo era quello di chiudere i manicomi - incalza il consigliere cinquestelle - con il risultato di abbandonare questi pazienti negli ortofrenici in un limbo infernale dove vengono privati della loro dignità di persone e non hanno neanche diritto all'assistenza sanitaria. Il secondo obiettivo era quello di impedire i TSO ma di fatto si è passati all’anacronistica contenzione e il terzo obiettivo era il trasferimento dei servizi sui territori, anche questo disatteso nella nostra Regione, nonostante la delibera di Giunta 45/2015. A Perugia, Napoli, Trento e Trieste hanno da tempo sperimentato questi processi di cure territoriali, noi, invece, ne stiamo ancora parlando. Emiliano - conclude Conca - ha avuto altro a cui pensare in questi due anni, disinteressandosi completamente delle tante criticità che attanagliano la collettività”.

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