INTERVISTA. Gerardo Carmine Gargiulo e il suo inno alla vita con il nuovo singolo: "Cosa sarebbe il mondo senza la musica"

BARI - Ritorna sulle scene musicali il cantautore campano Gerardo Carmine Gargiulo con il nuovo singolo ‘Cosa sarebbe il mondo senza la musica’, la nuova hit dell’estate che sta spopolando nelle radio indipendenti. Il brano, scritto ed interpretato dall’artista, sarà incluso nel suo nuovo album ‘Nel bene e nel male’.

Il brano segue il successo della scorsa estate, Barcellona sembrava Parigi, presentato sul palco del prestigioso Premio Lunezia, con la direzione del Direttore Artistico Beppe Stanco e capitanato da Stefano De Martino(ideatore della kermesse).

Com'è nata l'idea del videoclip di 'Cosa sarebbe il mondo senza la musica'?

Nel video di “Cosa sarebbe il mondo senza la musica  “ c’è  la presenza di una band femminile, quattro giovani  donne che  sono  messe in primo piano,  io sono solo di contorno,  risaltano nella loro femminilità, sono loro le  protagoniste.  Con questa scelta  ho voluto esprimere il concetto  che  noi uomini dobbiamo cambiare , non abbiamo ancora capito in profondità quali sono le cose in  positivo che ci può dare il genio femminile, gli occhi delle donne possono vedere le cose in modo diverso , che completano il pensiero degli uomini.

Qual è il messaggio che vuole trasmettere con questo brano?

Io canto che  senza la musica  “Si oscurerebbe il sole , si svuoterebbe il mare e chi avrebbe voglia più di amare “  e  che  senza  la Musica  “ Non ci sarebbe il mondo , l’amore , l’aldiquà ,Non esisterebbe neppure l’aldilà. E allora “ Sia benEdetto il sole, strabenedetto il male e quwesta santa voglia di cantare”contro  la noia, il nichilismo, la  violenza , l’odio , la morte  e  la  disperazione , deve vincere sempre  la gioia, la fede, l’amore, la forza e la speranza.

Quando ha avuto il via la sua carriera artistica?

A 16 anni partii dal sud dalla mia Irpinia per Milano per fare l’autore di canzoni . Approdai prima all’Ariston dove incisi i mei primi 45 giri e poi l’incontro  con Alessandro Colombin il grande produttore  di  Battisti , Bennato,  Dalla,  Venditti.  Con Sandro Colombini  incisi e pubblicai  l’Album “Avellino Express  “ in cui  passo da canzoni intimiste (come L’espresso delle 21 , Avellino, C’è una donna , Beato me )  a brani ironici,  come “Una gita sul Po”  e  “Invidia “che, inizialmente, viene scelta come canzone di punta ed è molto trasmessa dalle radio private: nel testo mi rivolgo all'eletta schiera dei miei colleghi cantautori, raccontandone in maniera bonaria i difetti. Musicalmente l’Album molto curato: inciso agli Stone Castle Studios di Carimate, vide la presenza di musicisti come il jazzista Giancarlo Porro, il batterista Ellade Bandini, il chitarrista Andrea Sacchi e uno dei componenti dei Maxophone, il tastierista Roberto Giuliani.

Con quali artisti ha collaborato? 

Bruno Lauzi ( Mariala Bella), Domenico Modugno (Na bella malatia ), Sandro Colombini, ( Dio che tutto puoi ) Toto Cutugno ( Stasera parlaimo di donne) , Cristiano Malgioglio ( Ambiguità) , Paolo Limiti e Alberto Anelli, ( Vi amo tutti e due - Va da lei)Ciro D’Ammicco- Daniel Sentacruz e Peppino di Capri ( Fresca Fresca) ,  Luigi Albertelli( Invidia) ,  Cristiano Minellono ( Ma che razza di amore)  , Ornella Vanoni e Giovanna  ( Io volevo diventare ),  Tullio D’Episcopo, ( Napule more) Julio Iglesias ( Sono io ) .

Cosa pensa della musica d'oggi?

La musica, intesa come arte, oggi  mi fa  un po’ schifo. Sento dire  che oggi  la musica è finita , è morta e così  si deve vivere solo  del   passato.  Quello che conta  e’ quanto pubblico  un artista è in grado di portare al suo  concerto.  In Italia funzionano  bene  le cover band  diRino Gaetano,  Zucchero,  Vasco , Ligabue  o  dei Queen . Pare che il pubblico voglia solo  sentire cantare vecchie canzoni  di successo,   non canzoni nuove.

Cosa cambierebbe? 

Mi piacerebbe che i media offrissero  programmi  in cui  presentare nuove canzoni e non dover aspettare solo il solito Sanremo. Taglierei di netto dalla programmazione TV  alcuni spettacoli pseudo-musicali, perché  serve  solo ai truccatori e a personaggi  già famosi che imitano altri cantanti famosi, sostituendoli  con programmi in cui si fanno  ascoltare  cantanti  veri  e canzoni  nuove come  succedeva per esempio con  “ Un Disco per l’estate “ con l’utilizzo dei joukebox  e con il pubblico vero  votante...e senza imbrogli.

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