Camera a Sud (intervista) annunciano il nuovo disco: "E adesso puntiamo in alto"


di REDAZIONE - Anticipato dal celebre successo di Fred Buscaglione ‘Che notte’, la celebre band siciliana Camera a Sud annuncia l’uscita del loro album omonimo, disponibile nel formato digitale dal 18 ottobre.   
                                                                         
La band, nel corso degli ultimi due anni, dopo l’uscita del secondo album “Pane Amore e Fantasia“  ha realizzato diversi tour di grandissimo successo sulle note dello Swing italiano degli anni 30’ 40’ e 50’.   
                                                                                             
Camera a sud, è una band siciliana fondata da Carmelo Siracusa (Contrabasso) nel 2011. Si uniscono a lui Gaetano Miano (Chitarra), Ivan Newton (Batteria) e Manuel Castro (Voce). L’idea è di riproporre classici italiani anni ’30,’40 e ’50. Il nome della band è ispirato da quella che è una visione del mondo e della musica che si affaccia a Sud e per questo intrisa di calore, energia ed enorme passione.

Emozionati per questo esordio? 
Assolutamente si, del resto come ogni volta che in questi anni abbiamo prodotto dei lavori. Dietro ogni singola uscita c’è tantissimo lavoro, fatto di ricerca, scelte, collaborazioni, idee…e siamo davvero soddisfatti del risultato.

Quali sono le differenze rispetto ai vostri precedenti progetti?
Sicuramente l’utilizzo dell’elettronica e la veste nuova con cui abbiamo confezionato i brani degli anni ‘40 e ’50. Con i lavori precedenti c’è il filo conduttore dell’ironia e della grande voglia di mettersi in gioco sperimentando nuove strade.

Come nascono le canzoni di questo disco?
Le canzoni hanno avuto una grande incubazione live, infatti le proponiamo sempre durante i nostri concerti e la scelta è caduta su quelle che abbiamo reputato essere le più ironiche e caratteristiche. A dire la verità le avremmo inserite tutte ma in album non crediamo  possano starci 100 canzoni.

Perchè avete scelto di fare swing? 
Più che swing abbiamo scelto di riprendere le canzoni che hanno avuto successo dagli anni ’30 in poi, canzoni sempreverdi, divertenti che con l’ironia raccontavano e a volte si prendevano gioco di quei tempi. Sono tutti brani conosciutissimi forse caduti un po' nel dimenticatoio ed è un gran peccato perché ci rendiamo conto che ancora oggi suscitano grande allegria ed emozione.

Era un modo per distinguervi? 
Sicuramente questa scelta cinque anni fa ci ha dato l’opportunità di metterci in evidenza, oggi invece è un po' tornata la moda dello swing. Non ci sono mai piaciute le etichette, la nostra strada musicale si evolve costantemente e il background personale di ognuno di noi ha influenzato parecchio il nostro modo di fare musica.

Vi piacerebbe portare la vostra musica anche all’estero? 
Abbiamo già avuto un’esperienza all’estero con grande consenso di pubblico, sarebbe bello poter tornare con questo nuovo album.

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