Fitto: "No alle guerriglie da libri di storia. Juncker? Inopportuno nei confronti dell'Italia"

ROMA - “Ci sono poliziotti e carabinieri in ospedale perché aggrediti non da "fascisti" ma da "antifascisti", ci sono città messe a ferro e fuoco sempre dai "democratici" Centri Sociali e il dibattito elettorale è da giorni e giorni bloccato sul ritorno di ideologie antifasciste o anticomuniste. Assurdo! È fuori tempo, anacronistico, roba da libri di storia. Quella a cui assistiamo in queste ore è guerriglia, è violenza che va condannata senza se e senza ma, ma soprattutto senza travestirla di battaglie politiche che oggi non hanno ragion d’essere”. Così il capo politico di Noi con l’Italia-Udc, Raffaele Fitto, ospite nella mattinata di  venerdì 23 febbraio 2018 del programma tv Agorà, in onda su Rai3.

“Io non ho difficoltà a dichiararmi nettamente e chiaramente antifascista – ha spiegato Fitto - ma è chiaro che si tratta di una strumentalizzazione elettorale che dopo i fatti di Macerata, ascrivibili solo a un folle, ha spostato tutta la campagna elettorale su un terreno di scontro, perché non ci si confrontasse sui veri problemi degli italiani e sul fallimento dei governi di centrosinistra”.

Un Fitto a tutto campo che non ha nemmeno risparmiato commenti sulle osservazioni europee in vista del voto in Italia. “Juncker - ha dichiarato - è stato inopportuno ed irrispettoso nei confronti del nostro Paese. La migliore risposta a queste ingerenze verrà del popolo italiano che darà al nostro Paese un governo forte che punti alla modifica dei Trattati e a nuovi e diversi rapporti fra i Paesi”.

E sulle prossime tappe della campagna elettorale, Fitto ha dato appuntamento alla grande manifestazione nazionale Nci-Udc, in programma domani a Milano. "Se poi ci sarà – ha annunciato - una manifestazione unitaria delle quattro componenti del centrodestra sarà allora un fatto positivo”.

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