
Bari, 4 mar. - (Adnkronos/Ign) - Michele Tasca, il quinto operaio rimasto intossicato ieri pomeriggio a Molfetta durante le operazioni di lavaggio di un'autocisterna contenente zolfo, non ce l'ha fatta.Il giovane, 20 anni, si è spento verso le 5.30 di questa mattina nel reparto di rianimazione dell'Ospedale di Monopoli, in provincia di Bari, per le gravi lesioni ai polmoni causate dalle esalazioni di acido solforico, come riferito da fonti mediche. Michele era stato tra i primi, forse il secondo, a gettarsi per salvare il collega, Guglielmo Mangano, di Andria, incaricato di pulire la cisterna. Dopo di lui sono entrati nella cisterna anche Luigi Farinola, Biagio Sciancalepore e il titolare della Truck Center, Vincenzo Altomare, trovando tutti la morte per le letali esalazioni. Le loro salme si trovano ora al cimitero di Molfetta.Il giovane Tasca, trasportato nell'ospedale di Molfetta prima e nel Policlinico di Bari poi, e infine a Monopoli, era stato dato per morto già da ieri. Le sue condizioni erano prima migliorate ma poi erano nuovamente peggiorate. Intanto nella ditta Truck Center è stata effettuato un ulteriore sopralluogo all'autocisterna killer. A condurre le indagini sono i Nuclei dei carabinieri dei Nas, del Noe e dell'Ispettorato del Lavoro, oltre ai militari della Compagnia di Molfetta, che, coadiuvati da un vigile del fuoco, si sono introdotti nella cisterna e hanno prelevato e repertato materiale utile per verificare quale tipo di sostanza possa aver provocato le esalazioni all'origine dell'ennesima tragedia sul lavoro. All'ispezione hanno partecipato anche il pm della Procura di Trani, Giuseppe Maralfa, titolare delle indagini, e il direttore dell'Agenzia Regionale Protezione Ambiente, Giorgio Assennato.La procura della Repubblica Trani ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo. Finora è certo che l'autocisterna era ferma dalla mattina nel parcheggio della Truck Center ed era destinata a trasportare zolfo. Sembra che questo elemento di per sé non è tossico ma, se interagisce, con altre sostanze lo puo' essere fino a diventare letale. Si tratta di capire di quale materiale si tratta. Si è parlato di candeggina ma non c'è nessuna conferma. Saranno gli esami di laboratori ad accertarlo.