Fisco: Bari, maxi-frode da 470 mln: nei guai due imprese
La Guardia di Finanza di Bari ha scoperto una maxi-frode fiscale condotta da due imprese della zona di Fasano alle quali sono state contestate un'evasione dal fisco di oltre 470 milioni di euro ed un'Iva indebitamente detratta per più di 90 milioni di euro.Secondo gli inquirenti le due imprese erano il 'fulcro' di un'organizzazione criminale dedita alle frodi all'erario. In pratica il sistema consentiva il conseguimento di illeciti vantaggi fiscali ed economici tramite la predisposizione di imprese di comodo (dette 'cartiere' o 'missing trader') che eseguendo dall'estero - in Francia, Austria e Grecia - solo cartolarmente, acquisti di partite di cellulari le rivendevano, sempre cartolarmente, ai reali acquirenti. Le reali società acquirenti provvedevano a fornire ai responsabili delle aziende inesistenti le disponibilità finanziarie affinché i loro acquisti 'fittizi' e le conseguenti false cessioni risultassero formalmente regolari, quindi lucravano indebiti vantaggi concorrenziali (miglior prezzo sul mercato) ed illegittimi benefici fiscali grazie all'indebita detrazione Iva riconducibile agli acquisti cartolari di comodo. I responsabili delle imprese dovranno rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, all'emissione di fatture false, riciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita.
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