Lecce, sito archeologico marino trasformato in cantiere: recuperate anfore

LECCE - Un sito archeologico marino nel Salento era stato ridotto a un cantiere: lo hanno scoperto i sommozzatori dei carabinieri del Nucleo di Taranto che hanno concluso il lavoro di ispezione a oltre 50 metri del fondale dove lo scorso 14 ottobre, in un'operazione condotta in mare con l'intervento congiunto della motovedetta dei carabinieri di Tricase, sono state trovate all'opera due persone, poi denunciate per il reato di detenzione di beni culturali di proprieta' dello Stato. I militari riuscirono a recuperare tra l'altro 38 anfore greco-italiche del II e III secolo avanti Cristo.

La loro attivita' ha consentito di mettere in sicurezza le anfore rimaste concrezionate sul fondo insieme all'intero carico della nave, di recuperare quelle rimaste esposte e piu' facilmente trafugabili e di accertare l'effettivo danno che e' stato arrecato al prezioso sito di interesse archeologico. Lo stesso, costituito da un grosso deposito di anfore, a circa 20 metri di profondita', risulta praticamente sventrato e dimezzato dall'opera di prelievo illecito e sconsiderato dei predatori che, come sempre avviene, agiscono in assoluto spregio del valore inestimabile che i reperti rappresentano per le civilta' moderne. I due insospettabili, utilizzando attrezzi di fortuna, non certamente specifici per simili operazioni quando queste sono autorizzate, ma costituiti da picconi, zappe, martelli, scalpelli, rastrelli e aste pesanti, hanno violato l'integrita' del sito, che per piu' di due millenni si conservava sotto uno spesso strato di concrezione marina, ridotto ad un vero e proprio cantiere.

Infatti, piu' di quindici anfore, tutte recuperate nella circostanza dal Nucleo Subacquei, giacevano nelle vicinanze del sito e risultavano gia' ripulite e svincolate dal resto del cumulo. Il deposito anforario, ormai quasi dimezzato dal massiccio prelievo delle 38 anfore (rinvenute in un garage) che prima, quasi per effetto di una mimetizzazione naturale, rappresentava un tutt'uno con la conformazione rocciosa e tipica del fondale, potrebbe facilmente e ulteriormente essere danneggiato e manomesso in quanto il terreno e' ormai divenuto friabile quindi addirittura rimovibile con la semplice azione di un pennello.