Brindisi, imprenditore: ''Invece di spendere in pubblicità investo contro degrado''
BRINDISI - Si chiama 'Civilizziamoci' la campagna pubblicitaria contro il degrado urbano lanciata a Brindisi dal giovane imprenditore Andrea Libardo. 'Getti una carta per strada? Sei un incivile!', 'Non pulisci i bisogni del tuo cane per strada? Sei un incivile!': solo alcuni dei messaggi che da martedi' 9 dicembre compariranno nelle strade principali del capoluogo pugliesea partire dalla centralissima via Ponte ferroviario. I cartelloni, 3 metri per 6, non risparmiano critiche all'amministrazione pubblica: 'Non fornisci la citta' dei servizi necessari a tenerla pulita? Sei un incivile', e' scritto su alcuni messaggi pubblicitari.
"Avrei potuto spendere questi soldi per pubblicizzare le mie camicie - dice all'ADNKRONOS Andrea Libardo - ma ho pensato di utilizzarli per fare qualcosa di piu'". Trentaquattrenne di Brindisi, titolare del marchio S.P. Selection, societa' attiva nel campo della moda, Libardo e' tornato qualche mese fa da Londra, dove ha vissuto per 12 anni lavorando come stockbroker in una banca. Ma l'impatto con i comportamenti dei suoi concittadini e con lo stato di 'degrado' delle strade urbane in Italia e' stato forte.
"Il mio e' un piccolo gesto ma concreto - prosegue l'imprenditore - molti problemi italiani nascono dalla mancanza di rispetto per le cose di tutti, si inizia con il non far caso alle cartacce per strada, per poi diventare indifferenti a tutto cio' che e' pubblico. In questi anni non sono stato solo a Londra, sono stato in altre citta' europee e in Asia: ho visto come funzionano le cose in citta' come Singapore o Tokyo, dove il livello di rispetto della 'cosa pubblica' e' altissimo. In Italia abbiamo ancora molto da imparare".
"Dovremmo iniziare a far rispettare determinati comportamenti che in citta' come Londra o in Germania sono scontati - prosegue Libardo - dal rispettare le precedenze quando si attraversa sulle strisce pedonali all'uso di cestini appositi per i bisogni dei cani". Ma non e' solo colpa dei cittadini. "Buona parte della responsabilita' - prosegue l'imprenditore - e' attribuibile all'assenza di servizi che dovrebbero fornire le amministrazioni comunali".
E poi il fattore culturale: "Noi italiani siamo bravissimi a tenere pulite le nostre case - prosegue Libardo - nel momento in cui mettiamo piede fuori dalla porta, non ci importa di tenere puliti gli spazi che condividiamo con gli altri. In citta' come Londra o in Germania accade addirittura l'opposto".
"Il mio lavoro mi ha consentito di girare molto - conclude - sono stato spesso a Milano e a Roma, e anche in quei casi ho riscontrato la stessa mancanza di rispetto per la 'cosa pubblica'".
"Avrei potuto spendere questi soldi per pubblicizzare le mie camicie - dice all'ADNKRONOS Andrea Libardo - ma ho pensato di utilizzarli per fare qualcosa di piu'". Trentaquattrenne di Brindisi, titolare del marchio S.P. Selection, societa' attiva nel campo della moda, Libardo e' tornato qualche mese fa da Londra, dove ha vissuto per 12 anni lavorando come stockbroker in una banca. Ma l'impatto con i comportamenti dei suoi concittadini e con lo stato di 'degrado' delle strade urbane in Italia e' stato forte.
"Il mio e' un piccolo gesto ma concreto - prosegue l'imprenditore - molti problemi italiani nascono dalla mancanza di rispetto per le cose di tutti, si inizia con il non far caso alle cartacce per strada, per poi diventare indifferenti a tutto cio' che e' pubblico. In questi anni non sono stato solo a Londra, sono stato in altre citta' europee e in Asia: ho visto come funzionano le cose in citta' come Singapore o Tokyo, dove il livello di rispetto della 'cosa pubblica' e' altissimo. In Italia abbiamo ancora molto da imparare".
"Dovremmo iniziare a far rispettare determinati comportamenti che in citta' come Londra o in Germania sono scontati - prosegue Libardo - dal rispettare le precedenze quando si attraversa sulle strisce pedonali all'uso di cestini appositi per i bisogni dei cani". Ma non e' solo colpa dei cittadini. "Buona parte della responsabilita' - prosegue l'imprenditore - e' attribuibile all'assenza di servizi che dovrebbero fornire le amministrazioni comunali".
E poi il fattore culturale: "Noi italiani siamo bravissimi a tenere pulite le nostre case - prosegue Libardo - nel momento in cui mettiamo piede fuori dalla porta, non ci importa di tenere puliti gli spazi che condividiamo con gli altri. In citta' come Londra o in Germania accade addirittura l'opposto".
"Il mio lavoro mi ha consentito di girare molto - conclude - sono stato spesso a Milano e a Roma, e anche in quei casi ho riscontrato la stessa mancanza di rispetto per la 'cosa pubblica'".
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