SANZA (UDC): IL PDL CHIARISCA LO ‘STRABISMO METODOLOGICO’

“Qualcuno si erge a paladino di coloro che giustificano la migrazione da un partito ad un altro per nobili ragioni culturali a fronte di quanti, come me, in una stagione particolarmente convulsa, difendono una propria storia che non è certo diversa da quelli che provano a sottolineare una propria coerenza. Un pò tutti gli ex democristiani, come gli ex socialisti, in questi anni, hanno cercato di dar vita a movimenti e a partiti che al ‘centro’ dello schieramento politico italiano recuperassero la propria storia e i propri ideali: chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Lo ha detto il segretario regionale pugliese dell’Unione di Centro, on. Angelo Sanza.

“Il mio dovere – aggiunge Sanza - è quello di difendere l’Unione di Centro dalle indebite aggressioni che subisce sul territorio regionale. Chiederei ai novelli custodi dei valori berlusconiani quale atteggiamento dovrebbe avere oggi una personalità politica così profondamente mortificata come l’onorevole Vernola? Rimanere nel Pdl dal quale è stato di fatto espulso? O non continuare l’impegno politico altrove? Ma di questo non spetta a me parlarne. Mi preme, però, segnalare che l’uscita di qualcuno dall’Udc ha solo motivazioni strettamente opportunistiche e, se questo non fosse vero, dovrebbe esser dimostrato con nobili argomentazioni. L’Udc ha deciso, da un anno, di rifiutare la subalternanza alla volontà in sede nazionale del Cavaliere, e dei suoi ‘prodi’ in sede locale. Vorrei tanto che qualcuno spiegasse ai Pugliesi, e in particolare a quanti si ergono a testimoni di una coerenza politica, perchè mai Berlusconi pretenda la semplificazione politica a livello nazionale costringendo tutti, An e cespugli, ad entrare anche con finti congressi nel Pdl, anche se nella stesura delle liste dei candidati per le elezioni europee vengono addirittura rispettate le quote dei partiti di provenienza? Ma ciò che è veramente grave è registrare che quella unità e semplificazione, quando si passa alle elezioni locali, si trasforma in un florilegio esasperato di liste legate alla nascita di partitini voluti da personaggi locali. Gli stessi uomini sono unitari contro l’Udc a livello nazionale e plurali sempre contro l’Udc in sede di elezioni locali. Spieghiamo ai Pugliesi e agli Italiani perchè mai l’Udc debba sentirsi accerchiato da uno strabismo metodologico. E’ giunto il momento – conclude Sanza - di chiarire una buona volta quale ruolo giochino sul territorio regionale quei movimenti che Berlusconi sopprime a livello nazionale: un metodo subdolo per combattere il nostro partito. E’ a tutto questo che intendiamo ribellarci e da cui abbiamo diritto di difenderci”.