Inchiesta Trani, Alfano: ''Individuare e punire subito le talpe''
ROMA - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, si augura che le 'talpe' all'interno della Procura di Trani, "vengano immediatamente individuate e punite". Il Guardasigilli, al termine della sua audizione a San Macuto, presso al commissione per le Ecomafie, ha spiegato che gli ispettori ministeriali inviati a Trani "da oggi cominceranno a lavorare senza interferire nell'inchiesta, con lo scopo di contribuire all'accertamento di quanto è accaduto, principalmente in riferimento alla presenza di talpe che ci auguriamo vengano immediatamente individuate e punite".
Alfano ha poi aggiunto che, "è elemento di serenità e garanzia per tutti i cittadini essere consapevoli che quando vi è qualcuno che rileva segreti d'ufficio, e quindi fa la talpa in un ufficio giudiziario, i magistrati stessi se ne occupano anche con il sostegno di altri magistrati".
In merito ai contrasti sorti con il Consiglio superiore della magistratura in seguito all'invio di ispettori ministeriali a Trani, Alfano ha precisato: "Non ho nessun conflitto con il Csm". Il Guardasigilli lamenta però "manovre dilatorie" del Csm in merito alla copertura delle sedi disagiate e denuncia il tentativo di "fare politica" del Consiglio superiore della magistratura. "Rilevo solo - aggiunge il Guardasigilli - come il Csm si candidi non in quanto organo nel suo insieme, ma per manovre dilatorie che forse alcuni hanno in mente, ad essere il Csm che lascera' sguarnite le sedi disagiate".
Prosegue, intanto, il lavoro dei magistrati pugliesi. Questa mattina il conduttore della trasmissione della Rai 'Annozero' Michele Santoro è stato ascoltato nella sede della Procura della Repubblica di Trani come persone informata sui fatti dal pubblico ministero Michele Ruggero che conduce l'inchiesta sulla presunte pressioni che il presidente del Consiglio avrebbe esercitato sull'Autorità garante per le comunicazioni.
"Non possiamo fornire alcun elemento, come voi potete capire. Non si possono dare informazioni sul contenuto del colloqui con il magistrato - ha spiegato Santoro dopo l'audizione, durata quasi 2 ore -. Per quanto riguarda le pressioni che ci sono state nei confronti di Annozero credo che siano di domino pubblico e che vanno avanti dall'editto Bulgaro". "Basta leggere i giornali e le dichiarazioni pubbliche fatte dal presidente del Consiglio, e non solo - ha aggiunto Santoro - per comprendere quale sia stata la pressione politica esercitata nei confronti della nostra trasmissione perché non andasse in onda."
Poi rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento, il conduttore ha detto di ''considerare la possibilità di valutare la mia posizione di persona offesa''.
L'inchiesta di Trani è all'attenzione anche del Comitato di presidenza del Csm che ha convocato per oggi pomeriggio il consigliere Cosimo Maria Ferri coinvolto per i colloqui avuti con il commissario di Agcom Giancarlo Innocenzi.
Il Comitato, che si è riunito oggi per valutare la richiesta di aprire una pratica sull'ispezione a Trani disposta da Alfano, ha esaminato anche la richiesta dei 15 consiglieri che hanno chiesto di aprire un fascicolo sul caso Ferri per ''scongiurare che il Csm venga, anche solo stumentalmente, coinvolto nelle polemiche in atto''. Nel documento si chiede di valutare anche la permanenza di Ferri alla presidenza della VII Commissione. Ieri il togato di Magistratura indipendente coinvolto nel caso Trani ha avuto il primo colloquio con il vicepresidente Nicola Mancino.
Alfano ha poi aggiunto che, "è elemento di serenità e garanzia per tutti i cittadini essere consapevoli che quando vi è qualcuno che rileva segreti d'ufficio, e quindi fa la talpa in un ufficio giudiziario, i magistrati stessi se ne occupano anche con il sostegno di altri magistrati".
In merito ai contrasti sorti con il Consiglio superiore della magistratura in seguito all'invio di ispettori ministeriali a Trani, Alfano ha precisato: "Non ho nessun conflitto con il Csm". Il Guardasigilli lamenta però "manovre dilatorie" del Csm in merito alla copertura delle sedi disagiate e denuncia il tentativo di "fare politica" del Consiglio superiore della magistratura. "Rilevo solo - aggiunge il Guardasigilli - come il Csm si candidi non in quanto organo nel suo insieme, ma per manovre dilatorie che forse alcuni hanno in mente, ad essere il Csm che lascera' sguarnite le sedi disagiate".
Prosegue, intanto, il lavoro dei magistrati pugliesi. Questa mattina il conduttore della trasmissione della Rai 'Annozero' Michele Santoro è stato ascoltato nella sede della Procura della Repubblica di Trani come persone informata sui fatti dal pubblico ministero Michele Ruggero che conduce l'inchiesta sulla presunte pressioni che il presidente del Consiglio avrebbe esercitato sull'Autorità garante per le comunicazioni.
"Non possiamo fornire alcun elemento, come voi potete capire. Non si possono dare informazioni sul contenuto del colloqui con il magistrato - ha spiegato Santoro dopo l'audizione, durata quasi 2 ore -. Per quanto riguarda le pressioni che ci sono state nei confronti di Annozero credo che siano di domino pubblico e che vanno avanti dall'editto Bulgaro". "Basta leggere i giornali e le dichiarazioni pubbliche fatte dal presidente del Consiglio, e non solo - ha aggiunto Santoro - per comprendere quale sia stata la pressione politica esercitata nei confronti della nostra trasmissione perché non andasse in onda."
Poi rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento, il conduttore ha detto di ''considerare la possibilità di valutare la mia posizione di persona offesa''.
L'inchiesta di Trani è all'attenzione anche del Comitato di presidenza del Csm che ha convocato per oggi pomeriggio il consigliere Cosimo Maria Ferri coinvolto per i colloqui avuti con il commissario di Agcom Giancarlo Innocenzi.
Il Comitato, che si è riunito oggi per valutare la richiesta di aprire una pratica sull'ispezione a Trani disposta da Alfano, ha esaminato anche la richiesta dei 15 consiglieri che hanno chiesto di aprire un fascicolo sul caso Ferri per ''scongiurare che il Csm venga, anche solo stumentalmente, coinvolto nelle polemiche in atto''. Nel documento si chiede di valutare anche la permanenza di Ferri alla presidenza della VII Commissione. Ieri il togato di Magistratura indipendente coinvolto nel caso Trani ha avuto il primo colloquio con il vicepresidente Nicola Mancino.
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