Istat, al Sud donne meno interessate alla politica

ROMA - Il divario di genere e' meno accentuato fra le persone fino a 24 anni, ma cresce in misura importante dopo questa eta' e raggiunge il massimo dopo i 54 anni. Le differenze di genere quasi si annullano tra i ragazzi di 14-17 anni: la percentuale di ragazze che parlano di politica almeno una volta a settimana (23,4%) e' molto vicina a quella dei loro coetanei (25,5%), mentre la percentuale di coloro che non ne parlano mai e' addirittura inferiore (45,6% rispetto al 48,1%). Un andamento analogo si riscontra per l'informarsi di politica. Ragazzi e ragazze arrivano alla maggiore eta', dunque, in una situazione che li vede sostanzialmente alla pari nei confronti del rapporto con la politica.

La partecipazione politica e' molto differenziata sul territorio. Il Nord-Est e il Nord-Ovest raggiungono livelli di partecipazione piu' alti che il resto del Paese: parla di politica almeno una volta a settimana, rispettivamente, il 44,5% e il 43,1% della popolazione, contro il 33,5% del Sud.

Del resto, nel Sud si registra anche la percentuale piu' alta di coloro che non ne parlano mai (40,2%) o che non si informano mai di politica.

Le regioni in cui l'interesse verso la politica e' piu' forte sono il Friuli-Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige, la Liguria, l'Emilia-Romagna, il Veneto e la Sardegna. Le regioni del Sud si pongono, invece, tra quelle con i livelli piu' bassi di interesse. La Calabria, seguita dalla Sicilia e dalla Puglia, registra il numero piu' elevato di persone che non parlano mai di politica.

E ancora: per quanto riguarda le differenze di genere, in Calabria le donne che non parlano mai di politica sono il 58,3%, seguono le siciliane con il 55,1%, le pugliesi con il 54,6% e le campane con il 50,4%. Un elevato divario emerge con il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, dove le donne che non parlano mai di politica sono, rispettivamente, il 26,2% ed il 30,9%. Analogamente Puglia, Sicilia e Calabria hanno il primato del non informarsi di politica tra le donne (46,1%, 44,4% e 42,4%), cosi' come tra gli uomini. Anche in questo caso le percentuali piu' basse si ritrovano tra le donne del Friuli-Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige (18,1%), seguite dal Veneto e dall'Emilia-Romagna.