Lecce, praticavano tassi usurai del 95%: 2 arresti

LECCE - Praticavano un tasso medio annuo del 95% i due presunti usurai arrestati questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Maglie e del Comando provinciale di Lecce su disposizione della Procura della Repubblica. Le indagini sono partite dalla denuncia-querela presentata nel luglio 2007 da un sarto di 58 anni, padre di due figli. L'uomo era vittima di due persone titolari di due ditte.
Il metodo era tanto semplice quanto collaudato. Il sarto consegnava assegni personali intestandoli agli usurai che, a fronte di questi titoli, corrispondevano alla vittima l'importo decurtato degli interessi variabili da un minimo del 67,50 a un massimo del 121%. Nella seconda fase dell'indagine, gli investigatori hanno accertato che sui conti correnti della coppia di usurai c'erano circa 300 operazioni simili che riguardavano altre otto vittime. Al termine delle indagini i carabinieri di Maglie hanno riscontrato un giro d'affari di prestiti di ben 410 mila euro con restituzione di circa 800 mila euro.

Gli inquirenti hanno ricostruito il patrimonio dei due uomini che e' risultato del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al fisco e alle attivita' lavorative svolte. E' stato richiesto ed ottenuto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per la successiva acquisizione al patrimonio demaniale dello Stato dei beni.

Il valore complessivo stimato è di due milioni di euro. Uno dei denuncianti ha avuto accesso al fondo 'vittime dell'usura' attraverso la collaborazione tra carabinieri, Procura, Prefettura e Sportello antiracket del Comune di Lecce, ottenendo