Omicidio Meredith: giudici, quadro senza incongruenze

PERUGIA - L'insieme degli elementi emersi nel processo a Sollecito e Knox per l'omicidio di Meredith 'evidenzia un quadro senza vuoti e incongruenze'. Lo hanno scritto i giudici della Corte d'assise di Perugia nelle motivazioni della condanna dei due giovani a 25 e 26 anni di reclusione per il delitto. Secondo il collegio, il quadro emerso 'comporta come esito necessario e strettamente consequenziale l'attribuzione dei fatti reato ipotizzati ad entrambi gli imputati'. Le motivazioni della sentenza dei due, che si sono sempre professati innocenti, sono state depositate stamani. Si tratta di 427 pagine firmate dal presidente della Corte Giancarlo Massei e dal giudice a latere Beatrice Cristiani. Nel provvedimento si afferma inoltre che la Knox ''accuso' liberamente Patrick Diya Lumumba di avere ucciso Meredith e l'accuso' nella consapevolezza dell'innocenza dello stesso Lumumba''. Di qui la condanna della giovane di Seattle anche per il reato di calunnia.