Lecce, sequestrate due tonnellate di tonno rosso

LECCE - Un sequestro eccezionale di tonno rosso, 131 esemplari per oltre due tonnellate, e' stato messo a segno nella rada di Porto Cesareo da militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli, in provincia di Lecce. opo una serie di pattugliamenti, effettuati a terra e in mare anche di notte, sono stati fermati due pescherecci della marineria di Porto Cesareo, monitorati fino alle manovre di ormeggio e sorpresi in concomitanza mentre sbarcavano il pescato.
Sulla prima delle due imbarcazioni, che effettuano la pesca lungo l'intero litorale salentino, sono stati trovati 50 esemplari di tonno, dei quali 33 sottomisura. La seconda, invece, trasportava 81 esemplari, tutti sottomisura. Il pesce e' stato trasportato nella sede della Capitaneria di Gallipoli, dove gli esemplari sono stati misurati e pesati. In totale sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 18.000 euro. Il valore sul mercato al dettaglio ammonta a 30.200 euro. L'autorita' giudiziaria ha autorizzato il sequestro.
I pescherecci fermati si sono resi responsabili della violazione della norma comunitaria di tutela della specie del tonno rosso, peraltro in forte depauperamento a causa dell'eccessivo sforzo di pesca operato negli anni passati. I tonni rossi raggiungono la maturita' sessuale tra la fine del terzo e il quarto anno di vita, quando raggiungono dimensioni tra 90-95 centmetri di lunghezza ed un peso variabile tra i 15 ed i 30 Kg, a fronte delle dimensioni ragguardevoli che gli stessi possono comunque raggiungere pari a circa 3 metri di lunghezza e 600 kg di peso. Da cio' si evince l'immenso danno, che viene provocato alla specie dalla cattura di esemplari giovanili, che non hanno potuto effettuare neanche un ciclo riproduttivo.
Il fattore scatenante della eccezionale cattura dei tonni e' da ravvisarsi nel cambiamento climatico intervenuto con la stagione primaverile e caratterizzato da un innalzamento della temperatura del mare, che nel giro di appena 15 giorni e' passata da 10 gradi agli attuali 15. Cio' ha favorito l'aggregazione in banchi dei tonni rossi, costituiti da centinaia di esemplari, diretti verso i tradizionali luoghi di riproduzione.

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