Vendola ufficializza la nuova giunta. Con più donne e meno Pd

di Redazione
BARI. Verra' ufficiliazzata nel pomeriggio, alle 15.30, la nuova giunta regionale scelta dal governatore riconefmato Nichi Vendola. Ci sono molte conferme ma anche nomi nuovi. Su tutto e' ancora in atto un forte scontro con il Pd regionale.

Sette uomini e sette donne per il governo regionale delle pari opportunità. E’ quanto ha voluto il presidente della Puglia, Nichi Vendola, che ha ieri confermato i nomi (già circolanti da venerdì scorso) dei 14 assessori che lo affiancheranno nella gestione della Regione. Una lista “popolata” da molte new entry, come quella di Alba Sasso (Sel) che dovrebbe guidare l’assessorato per il Diritto allo studio, o quella di Maria Campese (Rifondazione comunista) alla quale spetterà il Turismo.
Marida Dentamaro, (ex parlamentare dell’Udeur passata al Pd) sarà, invece, la vicepresidente della Giunta, mentre le altre due novità nella squadra nominata ieri da Vendola sono rappresentate dall’ex magistrato Lorenzo Nicastro (Idv) che si occuperà dell’Ambiente e da Nicola Fratoianni, consigliere politico di Vendola che avrà la delega all‘Attuazione del programma.
Riconfermati gli altri nove assessori: Angela Barbanente (Urbanistica), Tommaso Fiore (Salute), Silvia Godelli (Cultura), Guglielmo Minervini (Trasporti), Loredana Capone (Sviluppo economico), Dario Stefàno (Agricoltura), Fabiano Amati (Opere pubbliche), Elena Gentile (Servizi sociali), e Michele Pelillo (Bilancio).


MANIGLIO: ANCHE OGGI PD APPARE PARTITO CONFUSO

''Nel giorno della proclamazione dell'elezione di Nichi Vendola e della costituzione della nuova giunta, il Pd pugliese, invece di gioire per la vittoria, continua ad apparire un partito confuso, imploso, alle prese con una dialettica interna tutta connotata da logiche personalistiche e correntizie. Qualcuno dice addirittura allo sbando''. Lo afferma il vicepresidente uscente del Consiglio regionale della Puglia, Luciano Mineo (Pd).

''Oggi, e' per tutti i pugliesi un grande giorno. Vendola e' investito del compito di proseguire un'azione di governo che e' stata importante - prosegue - e che ha costituito una svolta profonda per la nostra regione. Il Pd, rispetto a questa svolta, non puo' apparire come un partito che vive la svolta stessa in uno stato di sofferenza.

Quello che e' avvenuto in Puglia e' importante per la Puglia, ma lo e', forse soprattutto, per l'Italia intera. Rappresenta un modello, una strada da seguire per tutte le forze del centrosinistra, Pd compreso. Il popolo del centrosinistra e del cambiamento, per la prima volta, guarda ad una Regione meridionale come un punto di riferimento e come un esempio.

Al bando, allora, i tatticismi sulla formazione delle giunte.

Lavoriamo perche' il Pd - aggiunge Mineo - torni ad essere una grande forza politica unitaria e riformista, capace di riannodare i fili della sua iniziativa sul progetto e nel rapporto con la societa'. L'insegnamento che viene da quello che e' avvenuto in Puglia in questi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, e' proprio questo: per vincere occorre un progetto ed un lavoro serio nel rapporto con la societa'. Al di fuori di questo orizzonte non resta che il solito, vecchio, teatrino. Il Pd e' nato con un'altra finalita': quella di essere protagonista del cambiamento in Puglia ed in Italia. Ma questo - conclude - dipendera' esclusivamente dalla sua classe dirigente''.