Energia, Friolo (Pdl): "Nuovi ostacoli dalla Regione Puglia per le rinnovabili"
BARI. "La Regione Puglia decida da che parte vuole stare per quanto riguarda il settore energetico. Non può più continuare ad avere, come ha dimostrato in questi anni il Governo Vendola, una posizione ondivaga e confusionaria". Lo ha detto il consigliere regionale pugliese del Pdl, Maurizio Friolo, in merito alla tematica energetica regionale. "Il Pear - prosegue il consigliere - fissa al 25% la riduzione dell’utilizzo del carbone nelle centrali elettriche ma questo limite non è stato mai fatto rispettare come dimostrato ampiamente dalla produzione Enel nel Brindisino. A parole, poi, si propende per le fonti alternative, ma concretamente si vogliono imporre nuove normative che limitano l’insediamento dei siti produttivi. E’ giunta l’ora, pertanto, di dimostrare serietà e chiarezza nelle decisioni"."In questo caos - spiega Friolo - sono inevitabili anche le proteste dell’Aper (associazione produttori di energia da fonti rinnovabili) che, con una lettera inviata all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, denuncia “gravi distorsioni del mercato della produzione di energia da fonti rinnovabili scaturenti dal complessivo disegno pianificatorio e normativo della Regione Puglia”.
"Condivido - aggiunge Friolo - le preoccupazioni dell’Aper in quanto ritengo che l’imminente approvazione di alcuni atti pianificatori e normativi della Regione Puglia apporterebbero nuovi ostacoli allo sviluppo delle fonti rinnovabili, in particolare eolica e fotovoltaica, sul territorio regionale. Ad esempio ritengo che siano aprioristici e immotivati i divieti localizzativi per gli impianti di produzione di energia nelle aree classificate come ‘prati e pascoli naturali’. Infatti, se anche dei semplici prati diventano aree vietate all’ubicazione di impianti per la produzione di energia alternativa allora significa che non si vuole incentivare l’energia pulita e ciò probabilmente per mantenere invariata la propensione per l’utilizzo dei combustibili fossili".
"La Giunta Vendola - conclude Friolo - non può fare finta di ignorare che larga parte del territorio pugliese è costituito proprio da prati e pascoli e pertanto nuovi ed irragionevoli vincoli in tale aree imporrebbero un pericoloso arresto alla diffusione degli impianti energetici “verdi” in Puglia".
"Condivido - aggiunge Friolo - le preoccupazioni dell’Aper in quanto ritengo che l’imminente approvazione di alcuni atti pianificatori e normativi della Regione Puglia apporterebbero nuovi ostacoli allo sviluppo delle fonti rinnovabili, in particolare eolica e fotovoltaica, sul territorio regionale. Ad esempio ritengo che siano aprioristici e immotivati i divieti localizzativi per gli impianti di produzione di energia nelle aree classificate come ‘prati e pascoli naturali’. Infatti, se anche dei semplici prati diventano aree vietate all’ubicazione di impianti per la produzione di energia alternativa allora significa che non si vuole incentivare l’energia pulita e ciò probabilmente per mantenere invariata la propensione per l’utilizzo dei combustibili fossili".
"La Giunta Vendola - conclude Friolo - non può fare finta di ignorare che larga parte del territorio pugliese è costituito proprio da prati e pascoli e pertanto nuovi ed irragionevoli vincoli in tale aree imporrebbero un pericoloso arresto alla diffusione degli impianti energetici “verdi” in Puglia".
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