Inchieste Bari: Procura, col. Paglino diffondeva atti per telefono

BARI. Si aggiungono nuovi tasselli all'inchiesta che ha portato l'altra sera all'arresto per peculato il col. Salvatore Paglino. L'ufficiale, secondo la Procura della Repubblica di Bari, forniva ai giornalisti notizie coperte da segreto leggendo gli atti al telefono o facendoli fotografare.Paglino e' anche indagato a piede libero per stalking e rivelazione di segreti d'ufficio. La fuga di notizie avrebbe riguardato inchieste delle Procure di Bari e Trani.
Le ipotesi di reato formulate dall'Ufficio della Procura, retta dal procuratore capo Antonio Laudati, "all'inizio dell'indagine hanno riguardato, in maniera particolare, l'accesso abusivo ai sistemi informatici e per questo motivo sono state disposte intercettazioni telefoniche che hanno consentito di portare alla luce le condotte contrarie ai doveri d'ufficio poste in essere dal Paglino".
"In particolare l'ufficiale - spiega la Procura - ha svelato atti coperti da segreto d'ufficio e in alcune occasioni addirittura anticipando risultanze di indagini ancora in corso che non erano state ancora comunicate all'ufficio competente. L'attivita' investigativa svolta con grande professionalita' dagli uomini della Squadra Mobile di Bari e del Servizio Centrale Operativo si e' avvalsa di servizi tecnologicamente avanzati che hanno consentito di scoprire la metodologia utilizzata dal Paglino per comunicare ad alcuni giornalisti le notizie coperte da segreto istruttorio: lettura integrale degli atti giudiziari al telefono o riproduzione fotografica del contenuto degli stessi".