Manovra, Sanza (Udc): "Al confronto assente il Mezzogiorno"

BARI. “Un neodemocristiano si propone alla ribalta della politica nazionale: Tremonti. Non più il tecnocrate, il professore di diritto tributario, ma un novello Vanoni”. Lo ha detto il coordinatore regionale dell’Udc di Puglia, Angelo Sanza. ”Uno che cita – aggiunge Sanza – oltre i numeri della manovra economica anche Sant’Agostino e Sturzo. Il suo richiamo ai liberi e forti e il suo ‘imprinting’ di economista favorevole ad un nuovo ordinamento istituzionale che favorisca l’economia sociale di mercato lo candidano a rappresentare l’autorità che più credibilmente è in grado di unire questo Paese da Nord a Sud e per il meglio della storia della Prima Repubblica. Sono solo parole? Se da uomo del Nord, come De Gasperi, fosse in grado di parlare alle popolazioni del Mezzogiorno, la sua candidatura rappresenterebbe un’interessante verifica per quanti hanno a cuore sia l’unità che lo sviluppo del Paese. I meridionali hanno il dovere di metterlo alla prova, di indagare fino in fondo come si concilia il suo latente leghismo con la manovra economica in corso di cui è responsabile. Un altro nordico come Formigoni, con dati alla mano, dice con chiarezza che le misure previste dalla manovra economica sono insostenibili per le Regioni, tantopiù per quelle meridionali, a mio parere. E spazzano via il federalismo”.
“E’ tempo – conclude – che qualcuno nel Mezzogiorno prenda con coraggio e con forza coscienza di questo interessante dibattito che le forze sociali provocano e gestiscono da San Margerita Ligure a Levico Terme, da Tremonti a Sacconi, per finire a Formigoni. Dov’è la voce del Mezzogiorno?”.

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