Suicidi in carcere, Uil Pa: "Non si sono date risposte adeguate"

ROMA. ''Da gennaio ad oggi, quattro detenuti suicidatisi in cella e tre tentati suicidi sventati in extremis dalla polizia penitenziaria, che a sua volta annovera tra le proprie fila 5 agenti feriti da detenuti. Un bilancio pesante e triste che grava sulle coscienze di chi non ha saputo dare adeguate risposte alle incivili condizioni di detenzione. e di lavoro all'interno delle carceri italiane. Vogliamo sperare che alla ripresa dei lavori parlamentari i nostri politici sappiano, e vogliano, trovare quelle soluzioni necessarie al sistema penitenziario e alla comunita' penitenziaria. In tal senso non mancheremo di organizzare iniziative di sensibilizzazione sul territorio pugliese''. Questo il commento del Segretario Regionale Uil Pa Penitenziari della Puglia, Donato Montinaro, dopo la morte di un detenuto che il 5 agosto aveva tentato di impiccarsi e che era stato, temporaneamente salvato dagli agenti penitenziari.
La Uil pugliese rilancia l'allarme sullo stato del sistema penitenziario regionale. "Abbiamo piu' volte - ricorda Montinaro - richiamato l'attenzione sul grave sovraffollamento delle strutture pugliesi e l'esiguita' dei contingenti di polizia penitenziaria. Occorre ricordare che la ricettivita' massima degli istituti pugliesi assomma a 2.551 ma si registra la presenza di 4.557 detenuti. Mi pare eloquente il dato che indica nella Puglia le seconda regione d'Italia (dopo l'Emilia Romagna) per indice di affollamento (circa il 79%)''.
''Da troppo tempo - prosegue Montinaro - l'intera organizzazione penitenziaria regionale sconta la mancanza di un Dirigente Generale preposto alle mansioni di Provveditore Regionale. Questa grave assenza da modo alle situazioni di incancrenirsi, rendendo piu' difficile l'individuazione delle possibili soluzioni. E di situazioni al limite ce ne sono tante tra cui spiccano, senza alcun dubbio, Bari, Foggia e Lecce. Un sistema che - aggiunge - cade letteralmente a pezzi, e non solo per i cornicioni di Taranto quant'anche per l'insufficienza del servizio sanitario e per l'approssimativa erogazione d'acqua''.