Chiusura Bat, domani sciopero nello stabilimento di Lecce. Il gruppo: "Occupazione garantita"

LECCE. Domani cancelli chiusi allo stabilimento Bat (British American Tobacco) di Lecce che occupa circa 500 addetti lavoratori. Lo sciopero e' stato proclamato unitariamente dai sindacati dei lavoratori agricoli, Uila Uil, Flai Cgil, Fai Cisl, dopo che la multinazionale aveva dichiarato di voler chiudere il sito italiano e di voler delocalizzare all'Est. Per la British American Tobacco, lo stabilimento di Lecce non e' competitivo in termini di costi con i volumi di produzione attuali se comparato con gli altri siti produttivi dell'Unione Europea.
"Chiediamo alla Bat di ritornare sui propri passi - ha detto Ettore Ronconi, della Flai Cgil nazionale- e di assumersi le proprie responsabilita' nei confronti di un paese che fino ad oggi gli ha consentito di produrre utili".
"Quella della Bat - ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale della Uila - e' una decisione ragionieristica, presa con motivazioni deboli e insufficienti che penalizza in modo pesante i lavoratori. E' evidente che, a questo punto metteremo in atto tutte le iniziative che si renderanno utili per fare recedere l'azienda da questa scelta, a iniziare dalle otto ore di sciopero in tutto il gruppo proclamato per domani, perche' - ha concluso Pellegrini - eravamo e siamo convinti di poter trovare, insieme al management italiano, delle soluzioni positive ai problemi di competitivita' posti dall'azienda".
Intanto, la società americana in un comunicato rende noto di avere intenzione di garantire comunque l'occupazione. Nella nota la Bat ricorda come il Gruppo, che ha affidato il compito di effettuare un ulteriore approfondimento a livello locale, "ha confermato i dati relativi ai maggiori costi complessivi dello stabilimento pugliese e l'impossibilita' di allinearli alla media europea".
Conseguentemente, Bat Italia ha ufficialmente presentato alle Organizzazioni Sindacali la decisione dell'Azienda di cessare le attivita' produttive di sigarette presso lo Stabilimento di Lecce. Bat Italia "ha contestualmente comunicato alle Organizzazioni Sindacali l'impegno di individuare misure intese a garantire la tenuta dell'assetto sociale ed economico del territorio anche attraverso soluzioni di riconversione del sito che rappresentino alternative sostenibili alla produzione di sigarette e che garantiscano il mantenimento degli attuali livelli occupazionali".
Questo obiettivo "sara' perseguito attraverso un dialogo costruttivo e trasparente con i rappresentanti dei lavoratori e le Istituzioni locali".