"Era vestita tutta in nero ed era ansiosa", la doppia personalità di Sarah in una testimonianza
AVETRANA. “L’abbiamo notata la sera di martedì 24 agosto tra le 19 e 30 e le 20 perché ha parlato al telefonino per quasi due ore, camminando spedita intorno ai caseggiati: pareva molto ansiosa, come se fosse in attesa di incontrare qualcuno. Inoltre era vestita in stile “emo”, un tipo di abbigliamento per noi piuttosto insolito: abiti di colore nero e il rossetto, le unghie e i contorni degli occhi truccati con lo stesso colore". E' uno degli ultimi avvistamenti di Sarah Scazzi, la ragazza di Avetrana scomparsa il 26 agosto, fatto due giorni prima della terribile data a San Pancrazio da alcuni ragazzini della zona 167. Nuovi inquietanti particolari che getterebbero coni d'ombra nella ricostruzione degli investigatori di una personalità di una quindicenne sempre più sfaccettata e cangiante.
"Poi, verso l’imbrunire - hanno continuato ancora i ragazzini - Sarah si è spostata assieme alla cugina e al fratellino di lei, nel parco vicino alla circonvallazione, in una zona poco illuminata a causa dei lampioni rotti”. Dunque, la nuova testimonianza, fornita dai ragazzi del quartiere periferico, aprirebbe nuovi interrogativi su quei due giorni trascorsi a San Pancrazio, dove la 15enne avrebbe mostrato, attraverso l’abbigliamento trasgressivo e i suoi comportamenti, di essere una persona diametralmente opposta a quella di Avetrana.
Perché si è intrattenuta nel parco quasi al buio? Con chi ha parlato al telefonino per quasi due ore? I ragazzi della zona 167 sono convinti che aspettasse qualcuno, forse colui che l’avrebbe rapita, due giorni dopo, ad Avetrana.
"Poi, verso l’imbrunire - hanno continuato ancora i ragazzini - Sarah si è spostata assieme alla cugina e al fratellino di lei, nel parco vicino alla circonvallazione, in una zona poco illuminata a causa dei lampioni rotti”. Dunque, la nuova testimonianza, fornita dai ragazzi del quartiere periferico, aprirebbe nuovi interrogativi su quei due giorni trascorsi a San Pancrazio, dove la 15enne avrebbe mostrato, attraverso l’abbigliamento trasgressivo e i suoi comportamenti, di essere una persona diametralmente opposta a quella di Avetrana.
Perché si è intrattenuta nel parco quasi al buio? Con chi ha parlato al telefonino per quasi due ore? I ragazzi della zona 167 sono convinti che aspettasse qualcuno, forse colui che l’avrebbe rapita, due giorni dopo, ad Avetrana.
