Fini, polemiche bipartisan dopo discorso contro Pdl
BARI. Si accende la querelle tra esponenti politici pugliesi sia di maggioranza che di opposizione all'indomani delle sferzanti accuse del presidente della Camera, Gianfranco Fini, rivolte al Pdl. ''Nel suo intervento il presidente della Camera ha rivolto un vero e proprio atto di accusa contro le politiche del Governo Berlusconi sul Mezzogiorno'', ha commentato il presidente del Gruppo Sel in Consiglio Regionale della Puglia, Michele Losappio. ''Del fallimento del Sud il ministro Fitto e' stato e resta attore consapevole'' quindi ''le denunce trovano conferma da una personalita' autorevole collocata nello schieramento opposto'', ha aggiunto Losappio.
''Quando si parla di cedimenti alla Lega - spiega Losappio - di quote latte che favoriscono i furbetti a scapito di migliaia di allevatori onesti, di definire i costi standard sulla sanita' e sul welfare cogliendo le peculiarita' delle regioni meridionali, si sancisce il fallimento delle politiche nazionali per il Sud sacrificato all'alleanza fra Berlusconi e Bossi''.
''Fitto e' il ministro che ha assecondato l'antimeridionalismo di Tremonti e di Calderoli - aggiunge l'esponente Sel - e' il ministro che ha prolungato il sequestro dei fondi Fas che spettano alla Puglia e al Sud, e che vengono invece utilizzati dal Governo in tutt'altra direzione, che ha amplificato per pura strumentalita' le banalita' antimeridionali sul Sud ''cialtrone' o ''greco', che, con Azzolini, ha tradito la sua Regione per mantenere il posto nel Governo e per vendetta contro i Pugliesi che lo hanno respinto due volte in 5 anni''.
''Quanto ha denunciato il presidente della Camera - ha concluso Losappio - ristabilisce la verita' e fa giustizia delle polemiche che contraddistinguono l'azione dei sostenitori del ministro in Consiglio Regionale''.
Di diversa opinione è il consigliere regionale del Pdl, Ignazio Zullo, che invece sottolinea come "nel suo discorso a Mirabello, Gianfranco Fini non avrebbe affrontato i gravi problemi dell'Italia e degli italiani".
''Un segnale - precisa Zullo - che e' un monito per noi politici: la gente, anche tra coloro che sono sostenitori, non crede che con le guerre intestine, i personalismi, i tatticismi, il dover discutere a due o a tre gambe, si possano risolvere i problemi della collettivita' soprattutto se poi, a parlare della necessita' delle riforme, lo fa uno che con il suo comportamento le ha ostacolate in questi due anni. E d'altronde, ha poca credibilita' nel parlare di patto generazionale e di patto per la nazione chi e' autorevolmente e leaderisticamente in politica e al governo da oltre trent'anni e si accorge solo ora, che rischiava di essere posto in naftalina (sic), dei difetti di Berlusconi e dei problemi dei giovani, della giustizia, del Sud, della sudditanza, della legge elettorale e cosi' via''.
''Caro Fini - conclude l'esponente Pdl - almeno noi pugliesi abbiamo gia' Vendola a dire chiacchiere e ci basta.
''Quando si parla di cedimenti alla Lega - spiega Losappio - di quote latte che favoriscono i furbetti a scapito di migliaia di allevatori onesti, di definire i costi standard sulla sanita' e sul welfare cogliendo le peculiarita' delle regioni meridionali, si sancisce il fallimento delle politiche nazionali per il Sud sacrificato all'alleanza fra Berlusconi e Bossi''.
''Fitto e' il ministro che ha assecondato l'antimeridionalismo di Tremonti e di Calderoli - aggiunge l'esponente Sel - e' il ministro che ha prolungato il sequestro dei fondi Fas che spettano alla Puglia e al Sud, e che vengono invece utilizzati dal Governo in tutt'altra direzione, che ha amplificato per pura strumentalita' le banalita' antimeridionali sul Sud ''cialtrone' o ''greco', che, con Azzolini, ha tradito la sua Regione per mantenere il posto nel Governo e per vendetta contro i Pugliesi che lo hanno respinto due volte in 5 anni''.
''Quanto ha denunciato il presidente della Camera - ha concluso Losappio - ristabilisce la verita' e fa giustizia delle polemiche che contraddistinguono l'azione dei sostenitori del ministro in Consiglio Regionale''.
Di diversa opinione è il consigliere regionale del Pdl, Ignazio Zullo, che invece sottolinea come "nel suo discorso a Mirabello, Gianfranco Fini non avrebbe affrontato i gravi problemi dell'Italia e degli italiani".
''Un segnale - precisa Zullo - che e' un monito per noi politici: la gente, anche tra coloro che sono sostenitori, non crede che con le guerre intestine, i personalismi, i tatticismi, il dover discutere a due o a tre gambe, si possano risolvere i problemi della collettivita' soprattutto se poi, a parlare della necessita' delle riforme, lo fa uno che con il suo comportamento le ha ostacolate in questi due anni. E d'altronde, ha poca credibilita' nel parlare di patto generazionale e di patto per la nazione chi e' autorevolmente e leaderisticamente in politica e al governo da oltre trent'anni e si accorge solo ora, che rischiava di essere posto in naftalina (sic), dei difetti di Berlusconi e dei problemi dei giovani, della giustizia, del Sud, della sudditanza, della legge elettorale e cosi' via''.
''Caro Fini - conclude l'esponente Pdl - almeno noi pugliesi abbiamo gia' Vendola a dire chiacchiere e ci basta.
Tags:
Politica
