"La colpa è di Vendola". Palese riceve pesanti minacce da una delegazione di lavoratori e accusa in aula il governatore

BARI. Si infiamma il clima politico nel Consiglio regionale pugliese. Rocco Palese, capogruppo Pdl, ha denunciato stamane nell'aula del consiglio regionale di aver ricevuto delle pesanti minacce. Le intimidazioni, ha spiegato, sarebbero legate al blocco delle internalizzazioni e del turn over nella sanita' pugliese. ''Sono stato minacciato e accusato di cose infamanti. Il responsabile morale e materiale e' Vendola'' ha detto Palese all'assemblea regionale riunita per esaminare lo stop alle internalizzazioni.
Palese ha fatto riferimento ad una riunione con una delegazione di lavoratori della sanita' tenuta prima del consiglio. “Non so perché abbia subito le minacce o di cosa mi si accusi, questo però è il clima che ha creato il presidente Vendola a partire da agosto", ha aggiunto il medico leccese.
La delegazione di lavoratori "ha attaccato violentemente altri colleghi consiglieri chiamandoli traditori della patria ed altro ed ha accusato me di cose infamanti. Da allora sono vittima di telefonate minatorie ed alcune persone mi hanno anche fermato per strada rivolgendomi offese ed ingiurie".
"Se dovesse accadermi qualcosa regolerò personalmente i conti con lui (Vendola ndr)", ha incalzato il capogruppo, "senza se e senza ma. Sono state violate regole di convivenza civile, il suo atteggiamento è una minaccia per l’intera Puglia, sta scatenando rappresaglie in un contesto di estrema fragilità sociale. Era mio dovere informare l’aula di quanto accaduto ed invito il presidente del Consiglio a fare altrettanto con questore, prefetto e procuratore della Repubblica”, ha concluso Palese.

LA SOLIDARIETA' DEL CONSIGLIO - Solidarietà a Palese è stata espressa dal presidente dell’assemblea Onofrio Introna. “Il comportamento tenuto dalla delegazione è stato civile ad eccezione di un componente che ha fatto ricorso ad un atteggiamento deplorevole, incivile e scorretto che naturalmente tutti noi condanniamo. Ci troviamo dinanzi a lavoratori esasperati e per questo sollecito tutti alla massima responsabilità ed alla pacatezza dei toni. E’ facile – in una situazione altamente infiammabile – strumentalizzare l’esasperazione di taluni. Il Consiglio regionale, comunque, nella passata legislatura ha approvato all’unanimità il provvedimento di internalizzazione che riguarda alcune migliaia di lavoratori e lo difenderà in tutte le sedi, anche in quelle in cui è stato inopportunamente attaccato”.

LE REAZIONI DEL CENTRODESTRA - I gruppi consiliari di centrodestra esprimono piena e totale solidarietà, umana e politica, al capogruppo del Pdl, Rocco Palese aggredito verbalmente al termine di una riunione tra esponenti regionali di maggioranza e opposizione ed una delegazione di lavoratori che manifestavano all’esterno del Palazzo del Consiglio.
“La questione internalizzazioni, nata male e gestita peggio dal Governo Vendola – dichiarano i consiglieri – è stata talmente strumentalizzata da portare all’esasperazione i lavoratori che giustamente chiedono un futuro certo per sé e per le proprie famiglie. Non siamo contrari alle internalizzazioni in linea di principio, ma riteniamo che il Governo nazionale abbia il diritto/dovere di chiedere alla Regione Puglia che esse avvengano nel rispetto delle Leggi dello Stato, ossia previa verifica dei requisiti di tutti i lavoratori; così come è assolutamente indispensabile che la Regione accerti l’impatto finanziario di questa operazione sui già disastrati conti della sanità. Strumentalmente le legittime richieste del Governo nazionale sono state ‘vendute’ dalla sinistra come un ‘no’ alle internalizzazioni, diffondendo tra i lavoratori la convinzione che il centrodestra e regionale il Governo nazionale sono contro questo processo. Ecco perché oggi alcuni di quei lavoratori si sono rivolti con toni minacciosi al Presidente Palese. Crediamo che il Presidente Vendola abbia il dovere istituzionale di unirsi alla solidarietà già espressa dal Presidente Introna al Presidente Palese, onde evitare che qualcuno possa sentirsi legittimato a ripetere intimidazioni e minacce nei confronti di consiglieri regionali che, di maggioranza come di opposizione, devono poter svolgere la loro attività politica e legislativa in piena autonomia”