Lecce, in 50 messi alla porta nella sede dell'Ambito territoriale sociale: si sfiora la rissa

di Serena Costa
Storie di ordinaria follia, che in questo caso, però, fa anche rima con burocrazia: si è sfiorata la rissa oggi, nella sede dell’Ambito territoriale sociale in via Moricino, al punto che è dovuta intervenire una pattuglia dei vigili urbani per riportare la situazione a un livello accettabile. Alle 8:30 del mattino la tensione era già alle stelle: c’era chi, dopo aver fatto la fila lunedì scorso, era dovuto tornare ieri perché rimandato dai dipendenti comunali. Chi invece era lì per la prima volta non aveva la certezza di potersi sbrigare entro la mattinata, laddove il termine massimo di consegna è fissato al 20 settembre, cioè il prossimo lunedì. Il risultato è stato una folla inferocita di una cinquantina di persone messe alla porta dai dipendenti che, spaventati, hanno chiamato subito le forze dell’ordine.
Non era nemmeno la prima volta che intervenivano i vigili. «Qualcuno ci spieghi com’è possibile che un ufficio pubblico riceva gli utenti solo due volte a settimana», si lamenta una signora, venuta a presentare la richiesta per l’”Assegno di cura”: sua sorella ha avuto quattro ischemie in un anno e ormai non è più autosufficiente. E come la signora, molte altre persone, nell’attesa, hanno raccontato le loro storie fatte di sacrifici per un figlio disabile o un genitore che si è ammalato.
In realtà, i giorni di apertura al pubblico sono diventati tre, ma il cartello con gli orari è stato affisso solo due giorni fa.
Sul perché poi l’afflusso di utenti sia stato così alto proprio in questi giorni, la spiegazione è un’altra: i possibili beneficiari hanno ricevuto le raccomandate con i termini di consegna solo la scorsa settimana, a circa dieci-undici giorni dalla scadenza, laddove i bandi regionali per la richiesta degli assegni erano stati pubblicati tra dicembre 2009 e febbraio 2010.

«Il Comune ha inviato la lettera ai cittadini il 2 settembre – assicura la responsabile dell’Ufficio di piano, Anna Maria Perulli – ma stiamo avendo seri problemi con le Poste: molte raccomandate sono addirittura tornate indietro».
Un altro problema è l’insufficienza di personale dipendente e di assistenti sociali, che devono spostarsi tra gli uffici di un comune e l’altro durante la settimana, per chiudere le pratiche dei cittadini di tutto l’Ambito territoriale. Su questo, l’assessore comunale con delega ai Servizi sociali, Roberto Martella, ha assicurato: «Assumeremo altri 27 assistenti sociali per sveltire la burocrazia. Finora sono pervenute 1128 domande per ricevere l’assegno di cura e 400 per quello prima dote».
Ma i problemi non sono ancora finiti, perché i fondi scarseggiano e solo una piccola parte dei circa 1.500 richiedenti diventerà assegnatario. L’anno scorso, infatti, su 800 domande solo 100 furono finanziate.