"Sara ti voglio bene", il mistero della scritta nel casolare e il frammento di giornale
AVETRANA. Un calendario con i giorni del mese di agosto cancellati indelebilmente con un pennarello nero quasi a voler rimarcare l'ineluttabile destino forse tante volte accarezzato. Il diario è quello di Sarah Scazzi, la ragazzina di Avetrana scomparsa nel nulla ormai da dieci giorni senza lasciare alcuna traccia. O quasi.
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Lei non l'aveva mai fatto, rimarcano i genitori. No, quel conto alla rovescia fino al 26 agosto, data in cui la 15enne, con indosso un pantaloncino rosa, una magliettina e uno zainetto sulle spalle, è stata inghiottita nel nulla può essere un terribile indizio sulla sue volontà di abbandonare la città natale in modo così inaspettato e improvviso?
Rapita o uccisa? E' questo il ferale interrogativo di procura, investigatori, opinione pubblica. Ma la migliore risposta a queste domande, forse, può arrivare proprio da Sarah, dai suoi diari sequestrati oppure da quegli ammennicoli esoterici appesi al muro accanto al pupazzo di Winnie the Pooh. O piuttosto dai profili di Facebook e dalle conversazioni delle chat conservate nelle memorie computer della biblioteca da dove Sarah parlava con nickname diversi, o dai film con i dvd dei vampiri e quello di Titanic.
Intanto, continuano le ricerche con le unità cinofile dei carabinieri che stanno perlustrando l’area vicino al palazzetto dello sport, dove sono presenti diverse cave e casolari abbandonati e proprio in uno dei questi casolari, non troppo lontano dalla casa della cugina, è stato trovato un frammento di giornale datato proprio 26 agosto. E una scritta con lo spray: "Sara ti voglio bene". Puro caso o segni che quella fragilissima teenager, che quello "scricciolo", come descritta dall'ultima persona che l'ha vista per le strade assolate di quel torrido 26 agosto di Avetrana, fosse passata proprio di lì?
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